Cosenza, 11.03.2015 – Presentate in Confindustria Cosenza le novità introdotte nel mondo del lavoro dal cosiddetto Jobs Act (Legge 183/2014). I primi due decreti delegati, entrati in vigore lo scorso 7 marzo, sono relativi al contratto a tutele crescenti ed ai nuovi ammortizzatori sociali.
I lavori, moderati dal direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda, sono stati introdotti dal presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca e dalla presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cosenza, Fabiola Via. Il responsabile Lavoro e Affari Sociali di Confindustria Cosenza Pierpaolo Mottola ha presentato i provvedimenti di riforma del mercato del lavoro insieme al Responsabile Unità Operativa Vigilanza Ordinaria Pietro Perri, in rappresentanza del Direttore Giuseppe Cantisano della Direzione Territoriale di Cosenza.
Il seminario è stato concluso dall’assessore al Lavoro, Formazione e Attività Produttive della Regione Calabria, Carlo Guccione che ha dichiarato come “il jobs act sia uno strumento utile per dare una modernità e una funzionalità allo sviluppo della nostra regione. Possiamo sommare le agevolazioni del jobs act con il bonus occupazionale e consentire agli imprenditori di assumere con un abbattimento del 50% del costo del lavoro. Questo consentirà di creare nuovi posti di lavoro”.
«Il jobs act potrà funzionare se ci sarà la crescita – ha sottolineato il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca – e se ci saranno anche misure a 360 gradi di defiscalizzazione per le imprese. I primi provvedimenti del jobs act innovano gli assetti normativi e contrattuali del mercato del lavoro perchè mirano a migliorare la flessibilità, rilanciare l’occupazione e la produttività delle imprese. Auspichiamo che questi provvedimenti servano a stimolare la debolissima ripresa che sta per manifestarsi».
La Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro Fabiola Via riscontra «positività nei decreti attuativi, soprattutto per quanto concerne la NASPI, perché denota un profondo mutamento dell’approccio culturale del legislatore, in quanto il lavoratore beneficiario dell’indennità di disoccupazione continua ad avere un ruolo attivo all’interno della comunità».
Nel corso del seminario è stata analizzata, innanzitutto, la tematica della flessibilità nel rapporto di lavoro, in particolare relativa al contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che dovrebbe portare ad una crescita dimensionale delle aziende che, venuti meno i vincoli normativi precedenti, dovrebbe permettere alle stesse un più agevole superamento della soglia dei 15 dipendenti in forza. Si è proseguito nella disamina delle novità contenute negli schemi di decreto di prossima approvazione in materia di mansioni, part time, apprendistato, contratto a termine. Si è analizzato il percorso normativo finalizzato alla progressiva eliminazione dei contratti di collaborazione coordinata ed a progetto.
Il Responsabile Lavoro e Relazioni Industriali di Confindustria Cosenza Pierpaolo Mottola ha analizzato il nuovo sgravio contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2015 ed ha illustrato, inoltre, i nuovi strumenti per accompagnare i lavoratori fuoriusciti dal mondo del lavoro (NASPI, ASDI, DISCOLL, Contratto di ricollocazione) mentre il Funzionario Pietro Perri della DTL di Cosenza ha trattato, invece, il processo di riforma delle ispezioni sul lavoro con riferimento alla prevista creazione dell’Agenzia Unica per le Ispezioni.
«Nessuna legge può creare occupazione ma una buona legge può incoraggiarla e favorirla» ha dichiarato il Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda nello spazio riservato al dibattito e al confronto in ordine agli elementi di maggior interesse per le aziende e i lavoratori.
L’assessore allo Sviluppo economico, Attività produttive, Lavoro e Formazione della Regione Calabria, Carlo Guccione, ha spiegato, infine, alcune delle misure di politiche attive per il lavoro e l’occupazione che sta cercando di mettere in campo con la nuova amministrazione regionale non mancando di contestualizzarle in una regione con diffuse e persistenti difficoltà come la Calabria e in un periodo storico caratterizzato da una pesantissima recessione economica. “La questione del lavoro va affrontata attraverso una innovazione normativa e legislativa che tenga nella giusta considerazione le giuste tutele e i diritti dei lavoratori e le altrettanto necessarie garanzie da offrire alle imprese e al sistema produttivo. Per fare questo – ha concluso l’assessore Guccione – dobbiamo abbandonare gli approcci ideologici e uscire dalla logica dell’assistenza fine a se stessa, investendo le nostre migliori energie e tutte le risorse necessarie per creare i presupposti essenziali a far ripartire l’economia. Dobbiamo però tenere presente che nella nostra regione vi è in questo momento un problema gigantesco legato alla mancanza di lavoro. Oltre il 53% dei calabresi non ha un’occupazione ed è a loro che dobbiamo guardare prioritariamente in una strategia complessiva orientata alla ripartenza dell’occupazione e della crescita economica. Dal governo nazionale, agli imprenditori, ai sindacati c’è bisogno che ognuno faccia la sua parte. Solo così possiamo sperare di rimettere in carreggiata un territorio che ha sofferto per troppo tempo gli effetti di politiche antimeridionaliste, sbagliate e controproducenti anche sul piano della ripresa economica del sistema Paese”.