Roma, 29 aprile 2015 – “Siamo preoccupati per le intenzioni di alcuni Commissari europei di stralciare il made in dal programma di lavoro della Commissione”, cosi Lisa Ferrarini, vice Presidente per l’Europa di Confindustria a margine di una riunione tenutasi ieri a Viale Astronomia con le principali associazioni di settore interessate alla quale ha partecipato il Vice Ministro Calenda.
“Sappiamo che è circolata una bozza dello studio d’impatto commissionato al termine del semestre di presidenza italiano sui costi e benefici del made in e che alcune sue conclusioni potrebbero essere strumentalizzate in maniera negativa –continua la vicepresidente – ma sappiamo anche che alcuni dei settori industriali consultati nell’indagine hanno espresso parere assai positivo, perciò i risultati di questo studio andranno analizzati con imparzialità e se indicheranno che il made in beneficia soltanto alcuni settori e non altri saremo disponibili a considerare una sua eventuale applicazione selettiva. Il prossimo 6 maggio ci sarà una riunione del collegio dei commissari in cui si discuterà del made in ed abbiamo chiesto al governo di attivarsi ai massimi livelli per scongiurare il rischio dello stralcio del dossier e per finalizzare un compromesso in vista del consiglio competitività del prossimo 28 maggio. Sono fiduciosa che il governo interverrà con autorevolezza a Bruxelles, nonché presso alcune cancellerie europee, per evitare questo scenario ed assicurare la migliore soluzione di compromesso possibile per la discussione in Consiglio. Siamo come sempre attivi in ogni contesto, ma avvertiamo l’urgenza di sbloccare il dossier e farlo finalmente approvare”.