Il TAR del Lazio riconosce la necessità di tutelare le imprese per i danni conseguenti all’introduzione del meccanismo della “scissione dei pagamenti” (cosiddetto split payment).
Tuttavia, per evitare gli effetti negativi sulle entrate tributarie, il giudice amministrativo rinvia la trattazione sulla legittimità dello split payment ad una successiva udienza fissata, in via anticipata, al prossimo 18 novembre 2015.
Questo, in sintesi, il contenuto di una recente Ordinanza del TAR Lazio che, su ricorso promosso da un Consorzio stabile contro il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate, è stato chiamato a pronunciarsi sull’annullamento, previa sospensione, dei provvedimenti attuativi conseguenti ai meccanismi dello split payment.
In attesa delle decisioni dei competenti Organi comunitari, sollecitati in questo dal sistema ANCE, in merito all’autorizzazione all’introduzione dello split payment in Italia, come strumento di deroga al meccanismo di liquidazione dell’IVA, anche il TAR riconosce la fondatezza delle istanze delle imprese, che si trovano a subire notevoli danni in conseguenza dei ritardi nei rimborsi dei crediti IVA generati dall’applicazione della “scissione dei pagamenti”.
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