Il Presidente di ANCE Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, commenta i dati negativi che risultano dal quadro congiunturale delle costruzioni nel 2014, in una intervista rilasciata al quotidiano La Provincia.

Il Presidente Perciaccante ha posto una riflessione sull’andamento del comparto che, dai dati presentati da Ance Calabria, dopo la lunga fase di espansione avviatasi alla fine degli anni novanta, a partire dal 2007 ha fatto registrare in Calabria, come in tutte le altre aree del Paese, un drastico ridimensionamento.

Il valore aggiunto dell’edilizia, che tra il 1998 ed il 2006 era cresciuto sensibilmente, si è ridotto negli anni successivi di oltre un terzo, portandosi nel 2013 a circa 1318 milioni di euro con un calo del 9,6% rispetto all’anno precedente in termini reali. In termini di valore aggiunto, il peso del settore sull’intera economia regionale è sceso al 4,8% nel 2013.

E’ proseguita anche la riduzione del numero di imprese operanti nel settore: tra il 2008 e il 2012 sono scomparse 1446 imprese di costruzioni con una flessione del 10%. Le perdite sono concentrate esclusivamente nelle imprese più strutturate (con oltre un addetto) che si riducono di 1618 unità mentre quelle con un solo addetto crescono di 235 unità.

Parallelamente alla diminuzione di imprese attive, si registra in Calabria un calo di addetti nella filiera pari al 8,6% nel 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013. Se invece si fa il raffronto con il 2007, il crollo di occupati si attesta al 43.5% (-27.800 occupati). Cosenza, addirittura, nel 2014 ha conosciuto una drastica riduzione di occupati rispetto al 2013: ben il 37,7% in meno! Complessivamente in Calabria sono 36 mila gli occupati in edilizia e rappresentano il 44,2% degli addetti dell’industria ed il 6,9% degli addetti operanti nell’intero sistema economico regionale, a testimonianza del rilevante peso che in ogni caso l’edilizia riveste in regione. Su questi aspetti si concentra l’intervento del Presidente Perciaccante che, di seguito, si allega.