E’ giunto al termine il IX Torneo Città di Catanzaro dedicato alla memoria del Vigile Procopio e del Finanziere Gibilisco con la vittoria di Confindustria Catanzaro.
Quest’anno ai nastri di partenza si sono sfidate, con la consueta grinta, ma sempre nel limite della correttezza e del fair play tipici di un Memorial, 10 squadre suddivise in due gironi.
La finale, disputata, così come tutta la manifestazione, al “Curto” di Catanzaro Lido, ha visto affrontarsi Confindustria ed i Carabinieri.
Al termine dei combattuti tempi supplementari Confindustria Catanzaro ha avuto la meglio sulla squadra dei carabinieri con il risultato finale di 4 a 3, riportando l’importante trofeo provinciale in Via Eroi.
Particolari apprezzamenti sono stati riconosciuti, dagli organizzatori e dagli altri partecipanti, a Cacia (capocannoniere del torneo) , Critelli e Parrotta. Molto positiva è da valutare la solidità difensiva del Capitano Balsamo, di Crispo, Trocano, Aiello e Considerato.
Degno di nota, inoltre, il Torneo disputato dai “senatori” Cipparrone, Corea Stefano, Dalmazio, Amerato e Jonny Corsi, così come da subito sono riusciti a dare il loro prezioso contributo, i nuovi innesti Loiacono e Trocano. Sempre utili, infine, quando chiamati in causa Fabiano, Salvatore Mancuso, Iozzo, Vasile, Gualtieri e Crispino.
I Vertici di Confindustria Catanzaro, nelle persone del Presidente Rossi e del Vice Presidente Caruso, e del Presidente Regionale di P.I. Ferrara, hanno voluto evidenziare la particolare attenzione ,da parte dell’Associazione, anche verso lo sport, in quanto impegno che esprime in modo genuino ciò che s’intende per responsabilità sociale: lo sport come promozione sociale e culturale, fattore educativo e valoriale.
La squadra, insieme al Direttore Dario Lamanna, ha festeggiato la vittoria presso il Tortuga Pub di Antonio Alfieri, main sponsor dell’undici di Via Eroi, ed ha rivolto un affettuoso e doveroso pensiero, ai parenti ed agli amici dei due giovani a cui il Torneo è dedicato, Procopio e Gibilisco. Ragazzi troppo presto strappati alla gioia della vita, che, tuttavia, grazie anche a questi eventi, riescono a perpetuare non solo il loro personale ricordo, ma anche la concezione educativa e culturale che loro avevano di sport; occasione nella quale, tramite l’impegno e la fatica, non bisogna necessariamente vincere, ma semplicemente competere, cercando di passare ore liete e spensierate, lontani dalle problematiche quotidiane, fra persone che condividono la stessa passione.