Crotone, 27 giugno 2015 – Il Presidente di Confindustria Crotone Michele Lucente esprime le sue valutazioni sulla vicenda del Marrelli Hospital, divenuto ormai un caso emblematico delle difficoltà, delle incongruenze e delle burocrazie a cui è soggetto chi vuole fare impresa nel nostro paese.
“Sento il dovere di esternare come imprenditore e come Presidente di Confindustria Crotone il forte disagio motivato dall’ennesimo capitolo di una vicenda complicata, tra norme, commi, autorizzazioni e burocrazie, che sta seriamente minando il tentativo di mettere su un’Azienda. Pur nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali, cresce lo sconforto legato alla constatazione che chi investe, produce, offre servizi e genera occupazione deve quotidianamente sentirsi relegato al ruolo di antagonista e non di sano protagonista della crescita e dello sviluppo”, ha commentato Lucente.
La questione Marrelli diventa significativa di un contesto nazionale e territoriale in cui fare impresa è molto più di un’impresa.
Quotidianamente Confindustria raccoglie e rappresenta le tante difficoltà in mezzo alle quali gli imprenditori sono costretti a resistere, tra carte bollate, lettere di sollecito, ritardi ingiustificati e complessità inutili di cui alla fine nessuno risponde.
Sulle cronache dei giornali quotidianamente registriamo gli attacchi al fare impresa: dalla criminalità organizzata, alle inefficienze amministrative, alla mala gestione politica.
“Serve un vero cambio culturale, un’inversione di marcia per rimettere l’impresa sana e produttiva al centro delle priorità del paese e dei territori. Sul Marrelli Hospital, così come per le altre Aziende del settore, vista la disponibilità data dal Commissario Scura nell’incontro avuto con il Presidente di Unindustria Calabria, auspichiamo che si chiarisca in tempi rapidissimi il cavillo normativo su cui ora è bloccata la concessione dell’autorizzazione. Non vorremmo che si aprisse un ennesimo capitolo, tra avvocati, giudici e sentenze”, ha concluso Lucente.
