“La Calabria ha necessario ed indifferibile bisogno di pensare allo sviluppo ed alla crescita economica e sociale. Non è più possibile assistere in maniera silente alle tante nefandezze riportate dalla cronaca, allo stallo dell’azione politica ed amministrativa prodotta dagli equilibrismi interni ai partiti e tra i partiti, alle troppe inerzie presenti soprattutto negli uffici di una pubblica amministrazione che si mostra ostile verso le esigenze del sistema economico e dei cittadini”.
E’ così che il Consiglio di Presidenza di Unindustria Calabria – composto dal presidente Natale Mazzuca, dal vicepresidente Daniele Rossi e dai componenti Andrea Cuzzocrea, Antonio Gentile, Michele Lucente, Francesco Berna, Aldo Ferrara, Mario Romano e Giuseppe Speziali – ha inteso esprimere il senso di indignazione che pervade gli imprenditori per i fatti di malcostume balzati all’evidenza della cronaca nei giorni appena trascorsi, a seguito di una serie di indagini avviate dalla magistratura in riferimento alla gestione dei fondi pubblici destinati al funzionamento dei gruppi politici presenti in Consiglio regionale.
“Non può in alcun modo essere consolatorio – continua il documento degli industriali calabresi aderenti a Confindustria – apprendere che analoghe distorsioni hanno interessato molti Consigli regionali del Paese. Semmai serve a far aumentare la consapevolezza della distanza che intercorre tra un certo modo di intendere il governo della cosa pubblica, ridotto all’esercizio di una gestione finalizzata ad interessi di basso profilo, non solo dal punto di vista politico ma anche e soprattutto etico e morale, ed i bisogni dei cittadini e delle imprese costretti a combattere quotidianamente contro una crisi perdurante e lontana dalla soluzione”.
“Serve recuperare il senso alto della Politica e del Governo, mettendo in campo le migliori energie e le risorse più brillanti e pronte a disegnare nuovi scenari e rinnovate traiettorie di sviluppo, così come occorre esaltare l’affermazione del bene comune e degli interessi generali contro le caste di ogni tipo, genere, colore od ispirazione”.
“I cosiddetti corpi intermedi che possono vantare una storia come quella di Confindustria – si legge ancora nel documento del Consiglio di Presidenza di Unindustria Calabria – in un’epoca dominata dalla caduta di barriere, commerciali, politiche e culturali, sono chiamati a svolgere un ruolo importante in termini di capacità di lettura dei fenomeni complessi della nostra economia e della società e ad offrire e mettere al servizio generale le tante competenze maturate in uno con la vocazione e la capacità di rappresentare identità ed interessi collettivi”.
In chiusura della nota, il vertice politico di Unindustria Calabria rivolge al Presidente Mario Oliverio l’invito “a fare presto e bene nella composizione della Giunta regionale. Lontano da condizionamenti di basso profilo e da quei disegni dal respiro corto, dettati dalla ricerca di improbabili equilibri, propri di vecchi mestieranti di una politica autoassolvente ed autoreferenziale. Si faccia guidare dalle ragioni che solo sei mesi addietro ne hanno fatto uno dei Presidenti più votati, recuperi i valori di quei consensi e le speranze riposte allora dai cittadini verso una capacità politica ed amministrativa che sapesse segnare un punto di rottura rispetto a fenomeni diffusi di malgoverno, ai tanti ritardi accumulati ed alla collezione di occasioni di sviluppo perdute, per poter tornare, finalmente, a crescere e progredire in maniera armonica ed equilibrata”.