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Fondi strutturali. Per Laterza “Non perdiamo questa occasione”

di admin

“La miglior rappresentazione del disordine istituzionale che circonda la questione meridionale, è il pasticcio delle deleghe”.

Così Alessandro Laterza, vice presidente per il Mezzogiorno e le Politiche regionali di Confindustria, in un’intervista a Repubblica Affari & Finanza.

“Con il governo Monti – spiega Laterza – si faceva riferimento al ministero per la Coesione Territoriale di Fabrizio Barca, istituzione che è stata mantenuta nel governo Letta con il ministro Trigilia. Con il governo Renzi invece il ministero è stato abolito e sostituito con una delega al sottosegretario Delrio. Non era la stessa cosa, ma ci si poteva dialogare. Quando Delrio è andato alle Infrastrutture, però, la situazione è maledettamente complicata. Il ministro si è portato dietro alcune deleghe, fra cui quella per i fondi nazionali di sviluppo. La delega per i fondi strutturali comunitari invece pare che debba essere attribuita al nuovo sottosegretario alla presidenza De Vincenti . Tutto questo non è stato ancora oggetto di alcuna decisione e comunicazione formale. Sono mesi che la vicenda è avvolta dall’indefinitezza”.

E non è un problema simbolico, chiarisce subito Laterza, “i fondi strutturali sono l’essenza degli investimenti soprattutto infrastrutturali, ma anche industriali di cui il Sud ha un disperato bisogno. C’è anche un consistente pacchetto di fondi risalenti al precedente ciclo, 2007-13, che scade a fine anno. 9,4 miliardi, dei quali 2 in Campania, 2,2 in Sicilia e 1 in Calabria”. Sono risorse preziose, continua il vice presidente: “se non saranno spese per i progetti e i programmi che sono già stati individuati ma che procedono con lentezza, verranno restituiti. Sarebbe l’ennesima occasione mancata per lo sviluppo del Sud. La tormentata gestione dei fondi non è solo un problema di burocrazie regionali e locali: del totale, tre miliardi del ciclo 2007-13 sono affidati ai ministeri, che navigano anch’essi nel buio”.

In allegato l’intervista completa

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