Nuovo e proficuo confronto tra i vertici di Unindustria Calabria, Cgil, Cisl e Uil, che nei mesi scorsi hanno sottoscritto il “Patto per la Calabria”, ed il presidente della Regione Mario Oliverio.
Presso la “Cittadella” regionale sono intervenuti, tra gli altri, per Unindustria Calabria il presidente Natale Mazzuca, il vice presidente e presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi (delegato al lavoro, formazione, ricerca, innovazione, internazionalizzazione ed export), il presidente di Confindustria Vibo Valentia, Antonio Gentile (delegato alle politiche ambientali ed energetiche), il presidente degli Industriali reggini, Andrea Cuzzocrea, delegato alle attività produttive, logistica e portualità, accompagnati dai direttori Rosario Branda e Dario Lamanna, i segretari generali Michele Gravano della Cgil, Santo Biondo della Uil, Paolo Tramonti della Cisl.
La riunione, convocata dal Presidente Oliverio, ha costituito anche l’occasione per presentare il POR 2014/2020, per il quale si attende entro il prossimo mese di ottobre la definitiva approvazione da parte della Commissione Europea, e per confrontarsi sulle proposte degli industriali e dei sindacati, contenute nel documento “Patto per la Calabria”, presentato lo scorso maggio.
L’approfondimento sul Por è stato tracciato dal Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria presso la Regione Calabria, Paolo Praticò.
Il presidente regionale degli industriali, Natale Mazzuca, ha posto l’accento sulla necessità di condividere ed implementare azioni ed interventi per favorire l’innalzamento della competitività del territorio regionale attraverso il sostegno ai processi innovativi, la ripresa occupazionale, la crescita della produttività, il contenimento delle disuguaglianze accumulatesi negli ultimi anni e l’allargamento della platea dei beneficiari della possibile ed auspicata ripresa economica.
«Valutare i risultati, capire i meccanismi, ricostruire i processi, individuare ritardi ed ostacoli, saper migliorare. Questi sono gli imperativi a cui ci riferiamo nell’azione di tutti i giorni e lo sono ancor di più oggi, in un periodo di profonda e duratura depressione, nella più generale mancata ripresa della crescita a livello nazionale che era attesa già per la fine del 2013. L’acuirsi delle difficoltà di tipo economico e le gravi ripercussioni sociali del perdurare degli andamenti negativi – ha continuato Mazzuca – stanno producendo effetti particolarmente preoccupanti nel contesto territoriale e che esasperano situazioni strutturali di debolezza del tessuto economico, istituzionale e sociale».
Apprezzamento per il lavoro fatto sul Por 2014/2020 sono giunti dal numero uno degli industriali Mazzuca «soprattutto in termini di snellimento e di chiarezza di impostazione. Adesso occorre lavorare da subito sulle modalità di attuazione per non accumulare quei ritardi che rendono poco efficaci le previsioni di spesa – ha concluso il presidente di Unindustria Calabria – annullano le ricadute positive sul territorio e vanificano le politiche di sviluppo».
Il presidente di Confindustria Reggio Calabria e delegato di Unindustria Calabria alle attività produttive, logistica e portualità, Andrea Cuzzocrea, ha posto la questione della Città Metropolitana di Reggio Calabria ed affrontato il tema della centralità del porto di Gioia Tauro.
«C’è la necessità di una visione ed una gestione unitaria delle risorse – ha sottolineato il presidente della Regione Calabria Oliverio- per cui coordineremo in un progetto unico le risorse a disposizione dei diversi strumenti. Nella nuova programmazione dei fondi comunitari abbiamo compiuto scelte molto importanti, partendo ad esempio dalla difesa del territorio e dalla sistemazione idrogeologica, per le quali ci adopereremo con l’ausilio sia del fondo FESR che del PSR, nonché delle risorse derivanti dall’accordo di programmazione quadro del 2010. Lavoreremo anche sul versante della semplificazione amministrativa e della sburocratizzazione, per il quale stiamo costruendo un piano di rafforzamento amministrativo, avvalendoci di nuovi strumenti di ingegneria finanziaria, per sostenere maggiormente le imprese e promuovere le attività produttive, e al contempo per razionalizzare ed utilizzare al meglio le risorse, accelerando i processi di spesa in tutti i settori».
Partendo dal potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e dagli investimenti sul materiale rotabile, dalla necessità di un collegamento tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto di Lamezia Terme, soffermandosi sull’importanza di individuare una governance efficace dei tre aeroporti regionali. Oliverio ha parlato anche della proposta al Ministro di mettere in campo uno studio di fattibilità sull’alta velocità tra Reggio Calabria e Battipaglia e di istituire almeno una corsa ferroviaria dalla Calabria a Roma che eviti fermate intermedie, recuperando circa un’ora di tempo. «Abbiamo evidenziato le problematiche della 106 – ha aggiunto il Presidente – e l’esigenza di accelerare per quanto riguarda l’approvazione definitiva al CIPE del mega lotto Roseto – Sibari, nonché di assumere il tratto Crotone – Sibari con priorità nella programmazione, anche in considerazione delle maggiori difficoltà di collegamento della provincia di Crotone con la grandi arterie di comunicazione. E abbiamo puntato la nostra attenzione sul potenziamento del porto di Gioia Tauro, in grado di intercettare nel Mediterraneo importanti volumi di traffico e di dare una svolta occupazionale importantissima. Entro gennaio – ha puntualizzato il governatore – chiuderemo il piano regionale dei trasporti, nella massima condivisione con territori e forze sociali».
Nel corso della riunione, ci si è confrontati anche su altri argomenti, per i quali le parti hanno espresso particolare accordo, nel perseguire gli stessi obiettivi, tra i quali la necessità di promuovere una mirata politica industriale, di sostenere fortemente la forestazione, di contrastare il fenomeno del caporalato, di puntare ad una certificazione di qualità delle aziende e delle produzioni e di investire su innovazione e ricerca, insieme a legalità e trasparenza, di rilanciare l’edilizia e agire sulle opere incompiute. Sono state affrontate, inoltre, le questioni del fondo sociale, del precariato, la necessità di una legge quadro di riordino delle funzioni e di riqualificazione dei lavoratori, e la situazione del sistema sanitario calabrese.