Home News tematicheEdilizia e territorio La diversa distribuzione dei vani non richiede il permesso di costruire

La diversa distribuzione dei vani non richiede il permesso di costruire

di admin

Una diversa distribuzione degli spazi interni con la medesima superficie calpestabile non è da qualificare come intervento di ristrutturazione soggetto a permesso di costruire.

Lo ha ribadito il TAR Lazio, con recente sentenza, in merito ad una variazione interna consistente nello spostamento della posizione originaria della cucina e del servizio igienico attraverso la demolizione di alcuni tramezzi.

La sentenza in esame riguarda un provvedimento emesso prima delle novità introdotte dal decreto Sblocca Cantieri, che, come è noto, ha apportato alcune modifiche alla definizione di manutenzione straordinaria ampliandone i contenuti.

Gli interventi (compresi quelli di frazionamento/accorpamento) sono soggetti a comunicazione di inizio lavori asseverata anche se comportanti aumento del numero delle unità immobiliari e incremento dei parametri urbanistici purché non interessino le parti strutturali dell’edificio (in quest’ultimo caso l’intervento sarà soggetto a SCIA).

Se le modifiche incidono sulla volumetria complessiva dell’edificio o sui prospetti o comportano modifiche della destinazione d’uso l’intervento ricadrà nella ristrutturazione edilizia.

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