L’agroalimentare calabrese è pronto a raccogliere le sfide dell’internazionalizzazione. E’ un settore che sta dimostrando dinamismo, tra i pochi in crescita anche grazie alle esportazioni che, sebbene poco rilevanti rispetto ad altre regioni d’Italia, fanno registrare interessanti incrementi.
Per favorire questa tendenza ed aiutare le imprese a trovare nuovi mercati, l’ICE sta realizzando l’iniziativa INCOMING CALABRIA, in collaborazione con Unindustria Calabria e Kalos, il Consorzio agroalimentare per l’internazionalizzazione delle imprese calabresi.
Venticinque buyer selezionati dall’Ice, provenienti da Albania, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Kazakistan, Polonia, Romania, Russia, Slovenia e Ungheria, sono giunti in Calabria ieri per una tre giorni dedicata ad approfondire la conoscenza delle produzioni agroalimentari di Calabria, Puglia, Sicilia e Campania.
L’avvio dei lavori si è tenuto in Confindustria Cosenza con il momento della formazione dedicata al tema della valorizzazione delle eccellenze sui mercati internazionali.
Ha introdotto i lavori il Presidente della sezione agroalimentare di Unindustria Calabria, Fortunato Amarelli, alla guida anche del Consorzio Kalos, ed il Direttore degli industriali Rosario Branda. Coordinati da Marcello Gentile dell’ufficio Agroalimentare e Vini ICE, i lavori hanno registrato gli intervenuti degli specialisti Domenico Del Sorbo ed Achille Bianchi e del Responsabile SACE, Mauro Pasqualucci.
L’iniziativa prosegue oggi con incontri B2B e domani con una serie di visite presso aziende selezionate da Ice di tutte le province calabresi.
La missione “Incoming Calabria”, rientra nella terza annualità del “Piano Export Sud” – Piano Azione Coesione (PAC) del PON Ricerca e Competitività 2007-2013 messo a punto dal Mise, coinvolge le aziende calabresi che hanno manifestato interesse rispondendo ad un apposito bando di selezione.
Una degustazione di prodotti tipici regionali, offerti dalle aziende coinvolte, è stata curata degli chef del Consorzio Assapori.
Sulle opportunità connesse ai programmi per l’internazionalizzazione si è soffermato il presidente Fortunato Amarelli che ha rimarcato come l’aggregazione e la rete tra le imprese possa risultare la chiave di svolta per ovviare a problemi connessi alla logistica ed alle quantità richieste dai mercati. “Dobbiamo pensare ad un brand Calabria che sappia raccontare il territorio, le nostre tradizioni, la cultura sedimentata nel tempo”.