Roma, 02 maggio 2017 – Il decreto legge manovra “muove lungo almeno tre direttrici: un pacchetto di misure volte ad assicurare il necessario aggiustamento strutturale; il sostegno agli investimenti privati e pubblici; un ulteriore intervento a favore delle zone colpite dagli eventi sismici. Obiettivi condivisibili, a partire dalla conferma della volonta’ del Governo di proseguire lungo il percorso di risanamento dei conti”.
Lo ha detto il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, in audizione a Montecitorio sul Dl manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Durante il percorso di definizione del Dl manovra “si e’ spesso sostenuto che la preannunciata correzione dei conti pubblici sarebbe stata conseguita ricorrendo prevalentemente a misure di contrasto all’evasione fiscale, senza incrementare la pressione fiscale sui contribuenti. Alla luce dei testi definitivi, invece, appaiono evidenti alcuni aumenti del carico impositivo: penso all’inasprimento della tassazione per i comparti del gioco, che non ha ormai eguali in Europa, e del tabacco, nonche’ alla stretta su misure strutturali che interessano la generalita’ delle imprese, quali l’Ace”.
Esiste per le imprese una “crescente difficolta’ di programmare investimenti e attivita’ sulla base di un quadro normativo complesso, in continuo mutamento e, per questo, incerto, che induce difformita’ interpretative e incertezze”. Lo ha detto il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, in audizione a Montecitorio sul Dl manovra davanti alle
commissioni Bilancio di Camera e Senato, secondo cui “questa considerazione riguarda in particolare la materia fiscale, cui anche stavolta si attinge in larga parte per conseguire
gli obiettivi di riequilibrio strutturale dei conti pubblici. Sarebbe opportuno che correzioni e abrogazioni di misure gia’ adottate, soprattutto se di carattere incentivante, siano
precedute da efficaci attivita’ di monitoraggio, che prevedano meccanismi di raccordo tra i vari livelli di governo e le associazioni di categoria. Come pure, occorrerebbe maggiore attenzione agli effetti che queste modifiche ‘in corsa’ del quadro regolamentare producono su rapporti giuridici gia’ instaurati o su affidamenti gia’ riposti nella tenuta di quell’assetto normativo”.
“Lo scenario economico internazionale e interno e’ in miglioramento” e “le previsioni per l’economia mondiale vengono riviste al rialzo, per la prima volta dal 2011. La coralita’ della ripresa mondiale e’ elemento importante di solidita’, ma la ripresa italiana e’ meno solida di quanto accade in altri Paesi
europei. Riguardo alla crescita italiana – ha sottolineato il direttore Panucci- essa si presenta inferiore a quella media europea e degli altri principali paesi dell’area Euro. Questa pur modesta crescita e’ trainata dall’export, con le imprese pronte a cavalcare la maggiore domanda globale, conquistando anche nuove quote, come avvenuto negli ultimi anni. E dagli investimenti: quelli in macchinari e mezzi di trasporto sono aumentati di oltre il 14% negli ultimi tre anni, con una forte accelerazione nel 2016 che sta proseguendo tuttora”.
Un “tema rilevante e’ quello degli investimenti pubblici” di cui “e’ necessaria una robusta accelerazione, specie nel Mezzogiorno, per la competitivita’ dell’economia italiana”.
“Nel 2016 – ha ricordato – la spesa per investimenti fissi lordi della Pa e’ stata pari al 2,1% del Pil, il dato piu’ basso mai rilevato prima, al di sotto delle attese del Governo e ben lontano dalla soglia del 2,5% che Confindustria ha indicato come obiettivo minimo per colmare il gap infrastrutturale nei confronti dei partner internazionali”. Nel complesso del
provvedimento Confindustria osserva un generale orientamento del Governo teso a “ridurre le tensioni finanziarie degli Enti territoriali, che vengono da un lungo periodo di contenimento della propria capacita’ di spesa. Da questo riequilibrio – ha aggiunto Panucci – e’ lecito attendersi ricadute positive anche sul fronte degli investimenti pubblici”.
Si allega il testo dell’audizione.