Nel corpo della “manovra correttiva 2017” è stata introdotta la cosiddetta web tax.
In particolare è stato disposto che le società che presentano i seguenti elementi:
- non residenti;
- che appartengono a gruppi multinazionali con ricavi superiori a 1 miliardo di euro;
- che effettuano cessione di beni e prestazioni di servizio in Italia per un ammontare superiore a 50 milioni avvalendosi di società residenti o di stabili organizzazioni;
possono avvalersi di una procedura di cooperazione e collaborazione rafforzata per la definizione dei debiti tributari.
A tal fine i soggetti interessati possono chiedere all’Agenzia delle entrate una valutazione della sussistenza dei requisiti che configurano la stabile organizzazione mediante un’istanza finalizzata all’accesso al regime dell’adempimento collaborativo.
Per coloro che estinguono i debiti tributari della stabile organizzazione dovuti in base all’accertamento con adesione, le sanzioni amministrative sono ridotte alla metà.
Si dispone, inoltre, che in tal caso il reato di omessa dichiarazione non è punibile.
Non possono avvalersi della norma in esame le società che abbiano avuto formale conoscenza di accessi, ispezioni e verifiche o dell’inizio di qualunque attività di controllo amministrativo o dell’avvio di procedimenti penali relativi all’ambito di applicazione dell’istanza in esame.
In ogni caso, è previsto l’emanazione di un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate per l’attuazione di questa nuova norma.