Reggio Calabria, 21 giugno 2017 – “A Rocco Colacchio diciamo di non mollare. Siamo con lui. Anzi, ribadiamo senza esitazioni che chi ha colpito Confindustria Vibo Valentia ha colpito anche noi, personalmente.
Siamo indignati per il vile atto intimidatorio perpetrato nei confronti dei colleghi vibonesi, avvenuto nel cantiere della nuova sede. Si tratta di un episodio che ci tocca direttamente perché riguarda una delle componenti della famiglia di Unindustria Calabria”.
E’ quanto afferma il vicepresidente di Confindustria Reggio Calabria, Filippo Arecchi, che aggiunge: “Non possiamo dunque che esprimere, assieme al più risoluto sdegno per l’accaduto, la nostra rinnovata determinazione nel perseguire gli obiettivi di trasparenza e legalità che improntano la nostra azione. Anche a Vibo da sempre si opera in questa direzione con il fine ultimo dello sviluppo sostenibile e pieno dell’economia territoriale.
A Rocco – conclude Arecchi – a tutti gli amici e ai collaboratori di Confindustria Vibo Valentia, rivolgiamo un abbraccio invitandoli ad andare avanti sulla strada da sempre percorsa. Se forze oscure e criminali mettono nel mirino Confindustria, vuol dire che si sta operando nella giusta direzione”.