Reggio Calabria, 14 luglio 2017 – “Non vogliamo fare convegni per parlarci addosso – ha affermato nelle sue conclusioni il presidente nazionale Ance Giovani, Roberta Vitale – ma per conoscere da vicino e problematiche del territorio.
E ci rendiamo conto che le criticità del Sud costituiscono un problema italiano. Ed emerge chiaramente la responsabilità della classe dirigente nazionale e con essa la mancanza di un piano industriale che valorizzi le enormi potenzialità del Mezzogiorno. Al governo chiediamo di fare delle scelte strategiche chiare, mirate, strettamente connesse con le peculiarità dei territori. Come imprenditori ci impegniamo quotidianamente per garantire la qualità nelle opere che realizziamo. Tema centrale per la nostra associazione, su cui stiamo svolgendo un percorso teso ad accrescere la responsabilità e la consapevolezza degli operatori del settore. Stiamo lavorando moltissimo con le scuole sui temi della sicurezza e della sostenibilità e spesso registriamo che al Sud esistono ancora esigenze basilari come l’installazione di ascensori o il superamento di barriere architettoniche. Crediamo che esista un problema culturale che come classe imprenditoriale è necessario affrontare a viso aperto. Sul paesaggio urbano ad esempio riteniamo che la nostra azione, insieme alle istituzioni, possa produrre risultati importantissimi sul fronte della rigenerazione, specie in quelle aree ad alto rischio sismico e idrogeologico. Crediamo fortemente nel cambiamento, a partire dal Sud in cui sono tanti i modelli imprenditoriali d’eccellenza”.