Il presidente di Unindustria Calabria e vicepresidente del Comitato degli Affari Regionali di Confindustria Natale Mazzuca interviene sul tema della decontribuzione totale per le imprese che assumeranno nel 2018 giovani del Mezzogiorno under 35, in una intervista rilasciata al giornalista Nando Santonastaso sulle colonne de Il Mattino.
“Dalla crisi ad oggi – sottolinea Natale Mazzuca – il Mezzogiorno ha perso 14 punti di Pil e solo dal 2016 la tendenza è stata interrotta. Siamo al recupero dell’1,2%, la distanza da colmare resta enorme”. Per il rappresentante degli industriali del Sud è “migliorato soprattutto il clima di fiducia delle imprese e la decisione del governo di innalzare a 35 anni il limite di età per questi contratti non può che essere salutato positivamente: le imprese potranno ricorrere a giovani dotati di maggiori competenze e dunque di realizzare grazie anche al loro contributo quella svolta verso l’innovazione che Industria 4.0 ha reso possibile oltre che indispensabile».
Una spinta formidabile dovrebbe arrivare anche dal credito d’imposta per chi investe nel Mezzogiorno, misura che ha incontrato un grande interesse presso le imprese e che il governo non a caso ha deciso di potenziare per non perderne le ricadute (gli investimenti già garantiti sarebbero a quota 3 miliardi).
L’analisi proposta nell’articolo conclude che gli incentivi da soli non possono bastare anche perché a fronte dei 90mila nuovi posti creati con la decontribuzione bisogna comunque fare i conti con gli altri 400mila persi al Sud negli anni della recessione. «Sarebbe però un bel risultato – dice Mazzuca – se nel 2018 potessimo contare altri 100mila nuovi contratti di lavoro”.
