La scomparsa del Cavaliere del Lavoro, Giovanni Colosimo, Imprenditore e Uomo a cui, da sempre, i cittadini di Catanzaro e tutti i Calabresi, hanno rivolto sincero affetto e grande ammirazione, dichiara il Presidente Daniele Rossi, commuove e rattrista l’intera classe imprenditoriale della Calabria.
I colleghi imprenditori, anche di generazione diversa, lo hanno sempre ascoltato ed amato, perchè sapevano di trovare in Lui un punto di riferimento, un modello di vita e di impresa, per ogni loro sollecitazione e Don Giovanni, come veniva dai più chiamato, ascoltava e riusciva a trovare il pensiero giusto e la parola di conforto anche nelle situazioni più difficili.
Non dimenticheremo mai, continua Rossi, il suo entusiasmo, la sua voglia di fare, la passione per la vita e la determinazione a superare ogni ostacolo, aiutando, sempre, i più bisognosi, e mostrandosi generoso e benefattore in tante situazioni nelle quali ha dimostrato, concretamente, di non dimenticare il suo straordinario amore verso la propria terra ed i propri concittadini.
Lui stesso, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria e allorquando gli fu conferita la Laurea Honoris Causa, raccontò la sua storia di vita e di impresa con sincerità e lucidità, senza mai vergognarsi degli inizi difficili e complicati, ma anzi valorizzandoli, come sapeva fare, come stimolo e modello per le nuove generazioni.
Un uomo che non prescindeva mai ed in nessuna occasione dai suoi valori improntati ad una morale rigorosa e cristiana che rappresentava, sempre , la strada maestra.
Lo ricordiamo presente nella sede di Confindustria Catanzaro quando si affrontavano tematiche importanti e di grande valenza e lui, che ha ricoperto per il suo equilibrio e la sua saggezza, anche la carica di Probiviro, si mostrava attento a tutte le implicazioni suggerendo le soluzioni più giuste ed efficaci.
Anche il Presidente di Ance Catanzaro, Alessandro Caruso, appresa la notizia, ha espresso il profondo dolore personale e di tutti colleghi costruttori per la perdita di un imprenditore illuminato, mecenate in più occasioni, ed uomo di grandissima levatura morale che ha dimostrato, con i fatti, un esempio da seguire e da ricordare per gli uomini e le donne di ogni generazione. In questo momento, siamo commossi e non riusciamo a manifestare tutto il nostro stato d’animo ma, siamo certi, non lo dimenticheremo.
Rossi e Caruso, a nome di tutta la classe imprenditoriale, rivolgono, infine, un caro saluto ed un affettuoso abbraccio alla compagna di una vita , Sig,ra Ciana, ed ai figli Massimo, Marcella, Maura e Lilly, che, nella memoria, sapranno, nella memoria del Papà, salvaguardare e valorizzare sia la storia di impresa che il patrimonio umano.