Reggio Calabria, 23 novembre 2017 – La sede di Confindustria Reggio Calabria ha ospitato l’incontro con il questore, Raffaele Grassi per discutere della situazione sicurezza e legalità in città e in tutto il territorio provinciale. Un’iniziativa molto partecipata che ha registrato la presenza di numerosi imprenditori e che l’associazione di via del Torrione ha fortemente voluto in seguito all’attentato incendiario che ha colpito l’azienda del presidente della Camera di Commercio e imprenditore, Antonino Tramontana. Quest’ultimo presente all’incontro insieme al presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, al presidente di Ance Reggio Calabria, Francesco Siclari e a tutte le rappresentanze del sistema confindustriale reggino.
“Sul fronte della legalità – ha detto Nucera – non intendiamo fare sconti a nessuno. La nostra associazione, in tal senso, ha avviato dei contatti con “Libera” per un comune percorso sul tema dell’antiracket. Iniziativa che porterò nel prossimo direttivo proprio per dare concretezza a questo cammino. Avvertiamo il dovere e la responsabilità di essere protagonisti del riscatto di questa terra. E’ inaccettabile che interi territori come la Locride abbiano compiuto enormi passi indietro dagli anni ’80 ad oggi ad esempio nel turismo. Oggi sappiamo con certezza che dove c’è ‘ndrangheta non c’è sviluppo. Siamo chiamati dunque a compiere un doppio riscatto, a favore del tessuto produttivo e dell’intera comunità civile”.
Un sentito ringraziamento al questore Grassi è stato rivolto dal presidente della Camera di Commercio, Tramontana, “per aver testimoniato una vicinanza autentica. Finalmente avvertiamo la presenza dello Stato e siamo fermamente convinti che in questo modo sia possibile realizzare un profondo cambiamento. Ringrazio anche Confindustria per questa iniziativa e per il sostegno e, soprattutto, per la spinta che sta imprimendo a tutto il sistema produttivo a scendere in campo. E’ motivo di speranza registrare questo spirito che accomuna imprese, associazioni, piccoli commercianti e cittadini”.
“La presenza del questore è un risultato straordinario – ha commentato Siclari – infonde fiducia e forza. Il settore dell’edilizia è particolarmente esposto e in passato non sempre abbiamo avvertito questo sostegno. Oggi siamo fermamente decisi nel rafforzare questo percorso comune su cui abbiamo avviato un’attività di sensibilizzazione tra i nostri associati. E si vedono già i primi segnali, ad esempio nei cantieri, dove è cambiato l’approccio con tutti gli interlocutori del territorio rispetto a quanto avveniva in passato”.
“Quella di oggi è una giornata storica, da Reggio è iniziato un processo irreversibile di cambiamento radicale che, ne sono certo, investirà anche l’entroterra e le aree periferiche. La libertà è il diritto più bello, siate visionari, abbiate la forza di immaginare un futuro libero per questa terra”. Con queste parole il Questore di Reggio Calabria, Grassi, ha esortato la classe imprenditoriale reggina a fare fronte comune contro la ‘ndrangheta.
“Sto incontrando costantemente i commercianti – ha aggiunto Grassi – e avverto questo desiderio di contrastare la ‘ndrangheta che, è bene ribadirlo, ha perso gran parte della potenza che aveva qualche anno fa. Stiamo rilanciando, ogni giorno, la nostra forza repressiva e siamo davvero vicinissimi al traguardo. Serve un ulteriore salto di qualità nella cultura comune e la classe imprenditoriale gioca un ruolo chiave perché produce ricchezza e benessere e attira gli interessi della criminalità. La sicurezza – ha evidenziato il Questore – passa anche dall’impegno dei cittadini che è importante tanto quanto quello delle forze dell’ordine e della magistratura. Oggi in Calabria ci sono i migliori uomini dello Stato, occorre approfittarne. Ho accolto con grande entusiasmo questa iniziativa di Confindustria, per ribadire che la mia disponibilità è totale. Ora – ha concluso Grassi – servono azioni come la nascita di un comitato antiracket per segnare in modo decisivo il percorso avviato. In Sicilia la partita è stata vinta proprio così e con l’impegno diretto della classe imprenditoriale. Fidatevi dello Stato, quale interlocutore presente, credibile e autorevole. Lo dimostrano i risultati che stiamo conseguendo e che conseguiremo ancora. A Reggio è pieno di esercizi commerciali che non vengono minimamente toccati proprio perché frequentati dallo Stato. La ‘ndrangheta vive solo di consenso, togliamole questo consenso”.