Il Presidente di Ance Catanzaro, Alessandro Caruso, riconfermato nella scorsa Assemblea romana del 15 novembre u.s. componente di Giunta Nazionale, ritorna sul tema trattato nell’ultima riunione di Ance Calabria in merito alle problematiche applicative del nuovo Codice degli Appalti.
Si rendono impellenti e non più procrastinabili, dichiara il Presidente Caruso, tutti gli atti esecutivi non ancora predisposti necessari per rendere completamente vigente il Codice e che stanno causando ritardi notevoli nella pubblicazione delle gare, in caso contrario, si potrebbe addirittura arrivare a chiedere al Governo il ritiro dello stesso, per un rilancio reale delle opere pubbliche.
Sarebbe, altresì,auspicabile, continua Caruso, per ragioni di trasparenza, economicità e celerità, che tutte le Stazioni Appaltanti della provincia,per gare di lavori pubblici il cui valore è inferiore ai 2 milioni di euro, adottassero il criterio “antiturbativa”dell’esclusione automatica, anziché quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
L’offerta economicamente più vantaggiosa, seppur meritoria in quanto dovrebbe tendere a favorire il merito e la qualità progettuale, in questo particolare periodo storico, sta producendo, invece, tempi estremamente lunghi nelle aggiudicazioni, incremento del contenzioso, costi elevati di preparazione delle offerte da parte delle imprese, costi esosi per le commissioni e ambiti straordinari di discrezionalità tecnica nelle valutazioni, dovendo mandare in gara progetti esecutivi.
Sarebbe, infine, necessario, conclude il Presidente Caruso, che si ponesse fine ai maxi lavori, privilegiando, come auspicato ed imposto dalla normativa, invece, la suddivisione in lotti, in modo da favorire le medio e piccole imprese, nonchè il tessuto produttivo locale con ripercussioni positive immediate per un settore vitale, da sempre, volano dell’intera economia.
