Le trasformazioni in atto nei vari processi produttivi, gli scenari dell’Industria 4.0, la cultura d’impresa, i modelli vincenti di startup e il ruolo della comunicazione. Sono solo alcuni dei tanti temi trattati nella due giorni dedicata al Project Management nella sede di Confindustria Reggio Calabria.
Un corso intensivo promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Reggio Calabria, su iniziativa del vicepresidente Umberto Barreca, che ha riscosso un enorme successo in termini di partecipazione e interesse. A confrontarsi, in quella che è stata una vera e propria full immersion, con giovani, professionisti e studenti, sono stati imprenditori ed esperti del territorio e provenienti da altre regioni.
L’evento formativo, organizzato in collaborazione con l’Unione Giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Reggio Calabria, si è aperto con i saluti istituzionali del presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana e del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori reggini, Samuele Furfaro.
“Abbiamo fortemente voluto questo corso – ha spiegato Barreca – perché crediamo che il tessuto produttivo locale abbia urgente bisogno di figure che abbiano una preparazione specifica. Profili specializzati in ricerca, sviluppo, europrogettazione, gestione delle commesse e che abbiano la capacità di seguire con attenzione le evoluzioni dei sistemi produttivi. Le aziende del territorio chiedono questo e spesso sono costrette a reperire tali risorse fuori dai confini regionali. Il grande riscontro che abbiamo avuto in questa due giorni, con un vero e proprio boom di iscritti, è un segnale incoraggiante e testimonia che i giovani hanno colto quali sono le nuove prospettive del mercato del lavoro”.
Silvia Costa, vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di La Spezia ha rimarcato la centralità e il valore strategico della comunicazione per le imprese “quale fattore indispensabile per veicolare il sistema di relazioni che legano l’impresa all’ambiente in cui opera oltre che, naturalmente, per rafforzarne l’immagine stessa”.
Altro aspetto centrale per l’impresa è poi il proprio valore etico. “Il rating di legalità – ha evidenziato Silvia Cristarella di Pricewaterhouse – serve proprio a certificare il rispetto degli standard di conformità alle norme e, in linea generale, la capacità dell’azienda di operare in modo corretto e trasparente”.
Di grande rilievo anche la testimonianza di PrestoFood.it, la principale startup italiana nel food delivery del sud Italia, attiva anche a Reggio Calabria, fondata dal 25enne Guido Consoli, giovane imprenditore catanese. La startup è protagonista di un piano di espansione nel Sud e nelle isole e di un processo di ottimizzazione della piattaforma tecnologica.
Sul valore dell’azienda per il lavoratore si è poi soffermato Gianandrea Ferrajoli di Mecar spa, evidenziando che tale aspetto “è molto importante per la crescita e le ambizioni che intende coltivare la stessa azienda”.