Reggio Calabria, 8 dicembre 2017 – “Facciamo nostro e rilanciamo con forza il significativo appello lanciato dal procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho qualche giorno fa. Anche noi siamo fermamente convinti che sia assolutamente possibile sconfiggere la ‘ndrangheta e che gli artefici di questo successo debbano essere i giovani”.
E’ quanto afferma il Gruppo Giovani Imprenditori di Reggio Calabria, presieduto da Samuele Furfaro, in relazione alle parole pronunciate dall’ex capo della Procura antimafia reggina, ora alla guida della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, nel giorno del saluto alla città dello Stretto.
“Il messaggio inviato dal procuratore de Raho – proseguono in giovani industriali reggini – rappresenta un segnale importantissimo per questa città e per l’intero territorio provinciale, ed è il segno di un cambiamento lento ma inesorabile che sta interessando questo contesto sociale. Il lavoro svolto da forze dell’ordine e magistratura in questi anni, sui piani investigativo e repressivo ma, soprattutto, sul terreno culturale, ha offerto il volto di uno Stato che ha la capacità e gli strumenti per porsi con autorevolezza e rigore a tutela della legalità e dei diritti. Adesso – evidenziano i giovani imprenditori reggini – è fondamentale non abbassare il livello d’attenzione perché il territorio reggino continua ad essere una realtà estremamente fragile ed esposta e siamo certi che il nuovo corso degli uffici giudiziari reggini saprà rilanciare con altrettanta efficacia, il brillante percorso intrapreso in questi anni. Come giovani imprenditori siamo convintamente in prima linea e ribadiamo, senza esitazioni, che intendiamo moltiplicare l’impegno, peraltro già in atto nell’ambito del sistema di Confindustria Reggio Calabria, per il rafforzamento di tutti quegli strumenti di supporto alle imprese del territorio che vivono sulla propria pelle il peso del condizionamento mafioso. In questa direzione – sottolinea il Gruppo Giovani Imprenditori di Reggio Calabria – auspichiamo che questa battaglia per liberare questa provincia dalla cappa criminale che la opprime, generi un autentico risveglio collettivo e si imponga anche come vera e propria emergenza educativa”.
In tal senso, aggiungono i giovani industriali, “la nostra associazione sta portando avanti un preciso percorso in stretta sinergia con la scuola e l’università per promuovere le culture d’impresa, della formazione e del lavoro quali principali antidoti al prevalere delle logiche degli aiuti dall’alto, del compromesso e del malaffare. Solo creando condizioni di sviluppo, autentiche e di lungo respiro, possiamo infatti pensare di portare a compimento l’opera di bonifica dalla presenza criminale che proprio dalla disperazione e dalla sfiducia trae la sua forza. E’ vero quanto afferma de Raho, è con i giovani che sconfiggeremo la ‘ndrangheta, ma a questi giovani dobbiamo offrire un’idea credibile del loro presente e del loro avvenire. A cominciare dall’attuazione di politiche di sviluppo in grado di mettere a frutto gli ingenti stanziamenti comunitari a disposizione, di attirare investimenti, di snellire una burocrazia spesso elefantiaca, di rilanciare le opere pubbliche, di ammodernare le reti e le infrastrutture, di sostenere i tanti modelli innovativi presenti sul territorio e di guardare con competenza e serietà ai nuovi scenari del mercato del lavoro”.