Home NewsNote stampa Operazione Stige, Unindustria Calabria: prioritario il presidio legalità

“Le dimensioni, i numeri, la portata e la rilevanza dell’operazione Stige – definita dal Procuratore Gratteri: la più grande inchiesta degli ultimi anni, frutto di un’indagine da manuale – restituiscono fiducia e voglia di andare avanti a quanti credono nella giustizia ed operano con onestà, impegno, serietà e dedizione nei rispettivi ruoli e nei settori in cui esplicano le proprie attività. I successi conseguiti dalle autorità preposte nella lotta contro il malaffare e le tante, mutevoli e subdole forme nelle quali si manifesta, rappresentano il migliore antidoto contro il disimpegno e l’abbandono al fatalistico: tanto non cambia nulla”.

E’ quando afferma il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca all’indomani della maxi operazione portata a termine dalle Forze dell’Ordine con il coordinamento della Dda di Catanzaro.
“Le implicazioni, i trasversalismi e la pervasività di un sistema malavitoso capace di condizionare e controllare pezzi di territorio, di settori economici, di pubblica amministrazione e di rappresentanti delle istituzioni, impone a tutti un impegno consapevole per alzare ulteriormente l’asticella della legalità, del rispetto delle regole e l’affermazione completa dei principi che stanno alla base del bene comune e del pubblico interesse. Come Unindustria Calabria – ha continuato il presidente Mazzuca – siamo impegnati da sempre in questa direzione senza se, senza ma e senza tentennamenti. Occorre allargare il controllo in tutti i settori sensibili della pubblica amministrazione per prevenire quei fenomeni distorsivi che vanno dalla corruzione al condizionamento di gare e procedure, fino al punto di annullare nei fatti il libero mercato e la corretta concorrenza tra le imprese. Alla percezione tangibile della vicinanza dello Stato in tutte le sue articolazioni deve seguire, da parte di tutti, un impegno coerente e determinato teso a denunciare ogni tipo di pressioni improprie, minacce, tentativi di intimidazione e richieste estorsive comunque subite”.

“Per la nostra parte – ha detto ancora il presidente di Unindustria Calabria Mazzuca – è dal 2010 che aderiamo al Protocollo di Legalità sottoscritto tra Confindustria ed il Ministero degli Interni, dato vita alla campagna regionale Io il pizzo non lo pago con costituzione di parte civile nei principali processi connessi, manifestando la ferma e decisa opposizione nei confronti di qualsiasi forma di contiguità tra imprese ed organizzazioni criminali. Con la consapevolezza che non fosse di per sé sufficiente, abbiamo avviato nel tempo molte iniziative di informazione e formazione sui temi della sicurezza e della legalità, in modo da coinvolgere il maggior numero possibile di imprese associate, offrendo loro supporto e sostegno diretto nella doverosa fase di denuncia”.

“L’odierno successo dello Stato e dei suoi Organi preposti al presidio del territorio, della legalità e della giustizia – ha concluso Natale Mazzuca – ci rende ancora più forti, consapevoli e credibili nelle nostre azioni che intensificheremo ulteriormente convinti come siamo che senza giustizia e legalità si mortifica la dignità delle persone, viene meno la libertà, la possibilità di fare impresa e lo stato di civiltà tanto faticosamente conquistato e che vogliamo difendere”.

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