Nel 2016 le esportazioni di merci della Calabria sono aumentate del 10,4%, per un valore complessivo di 414 milioni di euro pari ad una quota dello 0,1 per cento delle esportazioni nazionali. Lo attesta il XXXI Rapporto Ice “L’Italia nell’economia internazionale”, secondo cui l’aumento maggiore per l’export a livello provinciale è stato messo a segno da Catanzaro (28,7%), seguita da Reggio (+19,1%) e Cosenza (+6,3%), province che, da sole, rappresentano l’84,5 per cento del totale. I flussi commerciali di Vibo e Crotone si sono contratti rispettivamente del 24,3 e 5,9 per cento. Il settore che traina le esportazioni è quello dell’agroalimentare.
In tale direzione, Unindustria Calabria ed ICE (Agenzia italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione), hanno organizzato per venerdì 19 gennaio alle 9 presso la sede di Confindustria Cosenza un incontro specialistico per le imprese agroalimentari calabresi su “Obiettivo GDO: come diventare fornitori della grande distribuzione europea”.
Il seminario ha inteso fornire strumenti specifici alle aziende calabresi che operano nel settore agroalimentare e dei vini e distillati e prepararle ad intraprendere nuove opportunità di business con i più importanti gruppi di acquisto internazionali. Le 40 imprese calabresi che hanno partecipato sono state opportunamente selezionate tramite pubblica manifestazione di interesse.
Il supporto tecnico è stato garantito anche dal Gruppo francese Wabel, rappresentato dall’esperto Aurelien Van Berten, specializzato nella ricerca di fornitori e gestione dei rapporti con le più importanti catene della grande distribuzione.
L’incontro si è articolato con una sessione formativa al mattino ed incontri b2b nel pomeriggio. Sono state approfondite le tematiche riguardanti il mercato private label in Europa, i trend del settore agroalimentare per Paese, i principali gruppi d’acquisto, le certificazioni richieste, la gestione degli ordini.
Al Seminario, che rientra nel Programma denominato Piano Export Sud 2 per l’attuazione di interventi finalizzati a favorire i processi di internazionalizzazione e la capacità di penetrazione delle imprese delle Regioni del Mezzogiorno nei mercati esteri, hanno partecipato il Direttore Rosario Branda per Unindustria Calabria, il Vice Presidente della Sezione Agroalimentare Arturo Crispino e la Referente Agenzia ICE Giuliana Lisi.
Per il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca “l’internazionalizzazione è una delle leve strategiche per lo sviluppo delle imprese perché crea nuove opportunità di sviluppo e fa conoscere le eccellenze dei territori in tutto il mondo”.
«Le statistiche – ha dichiarato Fortunato Amarelli, presidente della Sezione Agroalimentare di Unindustria Calabria – ci dicono che dobbiamo fare sempre di più e meglio, facendo squadra, investendo in formazione, puntando su un brand Calabria che sia sinonimo di qualità Dobbiamo superare le difficoltà di un mercato interno troppo circoscritto e limitante per le aziende, sapenda guardare oltre i nostri confini».
I dati forniti dall’Istat sulle esportazioni regionali all’estero, riferiti al primo semestre del 2017, attestano per la Calabria un incremento tendenziale (rispetto a gennaio-giugno del 2016) pari all’8,3%. In valore si passa da 194 a 210 milioni di euro. I principali mercati di sbocco per le produzioni calabresi sono i paesi europei con un peso del 42,5 per cento sul totale regionale e un flusso in aumento del 9,8 per cento. A livello di singolo paese, la regione ha visto aumentare le proprie esportazioni verso Svizzera (+65,1%), Stati Uniti (+21%), Germania (+16,2%) e Francia (+24,8%).