Home NewsDalle territoriali Gioia Tauro, tavolo Confindustria RC-Sindacati: “Su governance CORAP e Autorità Portuali servono risposte”

Gioia Tauro, tavolo Confindustria RC-Sindacati: “Su governance CORAP e Autorità Portuali servono risposte”

di Unindustria Calabria

Reggio Calabria, 11 giugno 2018 – Si è tenuto nella sede di via del Torrione un incontro tra Confindustria Reggio Calabria e gli esponenti territoriali dei sindacati confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, presieduto dal presidente degli industriali reggini, Giuseppe Nucera. Al centro del confronto, l’area del porto di Gioia Tauro e il rapporto tra gli operatori attivi nello scalo e gli operai.

Nel suo intervento iniziale, il presidente di Confindustria Reggio ha auspicato spirito di collaborazione tra le parti: “Per favorire gli investimenti a Gioia Tauro – ha spiegato Nucera – occorre riportare le relazioni industriali a un livello tale da non creare nessun tipo di contrasto tra le parti. Per questo Confindustria Reggio Calabria sta portando avanti questo tavolo di confronto che, è bene ribadirlo, ad oggi è l’unica sede operativa in cui discutere e rappresentare anche in chiave istituzionale, le problematiche e le prospettive che riguardano Gioia Tauro. In questo contesto auspichiamo che la Regione, che è in questa partita un attore di primo piano, possa mettere in atto tutte le azioni necessarie per sbloccare il tema cruciale delle governance al Corap (gestione aree industriali) e all’Autorità portuale, entrambe alle prese con una lunga fase di commissariamento che non consente di definire strategie e ipotesi di sviluppo. Senza dimenticare che non si conoscono ancora piani e indirizzi da parte del nuovo governo nazionale che su questi argomenti non ha ancora fornito alcuna chiara indicazione operativa”.

I rappresentanti sindacali hanno espresso la volontà di instaurare un dialogo con gli industriali, con il comune obiettivo di favorire lo sviluppo del porto di Gioia Tauro nell’interesse collettivo, migliorando le relazioni e garantendo allo stesso tempo i diritti dei lavoratori dell’area di Gioia Tauro.

“Consideriamo il tavolo importante e strategico per tutta l’area di Gioia Tauro – ha detto Domenico Laganà segretario generale della Filt Cgil della Piana di Gioia Tauro – come Cgil auspichiamo uno sviluppo del confronto al fine di creare nuove opportunità per i lavoratori collocati presso la Port Agency. Per questo motivo interverremo congiuntamente a Confindustria Reggio Calabria e alle forze sindacali presso le istituzioni che riterremo opportuno coinvolgere. Contestualmente si attiverà a breve un tavolo con le categorie territoriali e regionali per verificare lo stato vertenziale sul territorio e la regolarità dell’applicazione di contratti e leggi nei siti produttivi”.

“Crediamo che il tavolo di confronto sia utile – ha detto Rosi Perrone, segretaria generale Cisl Reggio Calabria  – ma che debba coinvolgere anche altri soggetti quali l’Agenzia portuale e l’Autorità portuale, il sindaco metropolitano di Reggio Calabria e il governatore Mario Oliverio fino ad arrivare  al governo.  E’ necessario salvaguardare l’occupazione a Gioia Tauro a cominciare dai lavoratori dell’Agenzia portuale e crediamo che serva un confronto sul tema, strategico, della formazione. Al contempo dobbiamo lavorare per rendere appetibile lo scalo attraverso il miglioramento delle relazioni industriali e concretizzando le grandi opportunità legate alla Zes e non solo. Nella consapevolezza che al centro di tutto ci sono i diritti e i doveri dei lavoratori debitamente formati ed incastonati  in un programma di crescita delle attività produttive delle aziende, sia di quelle che già operano sul porto di Gioia Tauro sia di quelle che in un “patto di sviluppo del porto “stesso  vorranno insediarsi”.

“Abbiamo la necessità – ha affermato Francesco Cozzucoli di Ugl – di creare le condizioni per nuove opportunità di lavoro guardando, tuttavia, alla tutela di quello che c’è già. E’ necessario in tal senso, coinvolgere tutti gli attori direttamente coinvolti su Gioia Tauro e dare vita ad una sorta di vero e proprio patto sociale che riguardi in modo specifico l’area portuale per il presente e per il futuro. Chiediamo regole chiare che valgano per tutti, lavoratori, sindacati, imprese e autorità portuale, nel quadro di un progetto di sviluppo economico e occupazionale di lungo respiro”.

“Chiediamo chiarezza – ha detto Giuseppe Rizzo della Uil – a cominciare dalle relazioni industriali. Come Uil siamo disponibili al dialogo e al confronto a patto che si discuta di questioni concrete che interessano il futuro dei lavoratori. Non è tempo di proclami, sappiamo bene che non esiste una questione assenteismo e sul tema della formazione  chiediamo risposte concrete e immediate alla Regione Calabria”.

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