Da Industria 4.0 alla Super Smart Society, dalla quotidiana scelta innovativa della Fabbrica di Liquirizia Amarelli all’algoritmo sugli antichi saperi per la stagionatura delle carni di Arredo inox, dalle competenze digitali, indispensabili e strategiche, della Poli.com, alla start up Macingo.com per rendere efficiente il trasporto di grossi carichi, dalla forza del talento alla ricerca della normalità in una regione difficile, dalla definizione di una nuova identità imprenditoriale in Calabria, fino alla valorizzazione delle persone e delle relazioni in chiave digitale nell’alchimia del Festival dell’Ospitalità.
Storie, spunti, provocazioni e traiettorie sono emerse dal ricco confronto durante il seminario Radici & Innovazione | Tradizionale e Digitali, promosso da Confindustria Crotone con il determinante contributo dei Giovani imprenditori di Unindustria Calabria ed il patrocinio dell’Assessorato alle attività produttive del Comune di Crotone, la cui rappresentante, Sabrina Gentile, ha aperto i lavori.
Grazie alle testimonianze di Fortunato Amarelli e Alessandro Cuomo, alle storie di giovani imprenditori, Samuele Furfaro, Tito Polimeni, Massimiliano Capalbo e Francesco Biacca ed alle provocazioni lanciate dal prof. Luigino Filice, del Dipartimento di Ingegneria dell’Unical, e dal prof. Francesco Aiello, del Dipartimento di Economia dell’Unical, i partecipanti all’incontro si sono confrontati sul tema delle radici e delle vocazioni produttive della Calabria, sulle sfide della rivoluzione digitale, sulla positiva determinazione delle nuove leve della imprenditorialità calabrese ma anche sulle eterne incompiute che allontanano talenti ed energie da una delle regioni più complesse del paese.
“Chiuso il seminario, abbiamo proposto ai relatori di incontrarci in un tavolo tecnico: ci sono molte progettualità che convergono in Calabria, si può essere sinergici, mantenendo la propria identità si può valorizzare anche quella altrui e rafforzare complessivamente il sistema. La Calabria ha tutti i numeri per esprimere un suo modo di fare impresa, con una forte visione del futuro ed un’àncora solida verso le proprie radici”, ha commentato Michele Lucente, Presidente di Confindustria Crotone.
“Siamo tutti convinti che l’innovazione è fondamentale, che bisogna valorizzare i talenti e far crescere competenze strategiche nelle nostre imprese. Il capitale umano è determinante per proiettare un’azienda verso obiettivi di crescita. I giovani imprenditori hanno ben chiaro il quadro delle sfide da affrontare, sono consapevoli delle difficoltà del contesto in cui operano ed altrettanto determinate a generare il cambiamento, dentro e fuori le proprie aziende” ha concluso Marella Burza Presidente del Comitato Giovani Imprenditori di Unindustria Calabria.