Parterre d’eccezione per l’Assemblea pubblica di Confindustria Cosenza che ha registrato il passaggio di testimone, alla guida dell’organizzazione degli industriali che registra 92 anni di storia, tra Natale Mazzuca e Fortunato Amarelli.
All’introduzione del Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda hanno fatto seguito gli indirizzi di saluto del Sindaco del Comune di Cosenza Mario Occhiuto e del presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, l’intervento del Presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, la relazione del Presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, l’intervento del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e le conclusioni del Presidente degli industriali italiani Vincenzo Boccia, alla guida di Confindustria dal maggio 2016.
Presenti il Prefetto di Cosenza Galeone, l’Assessore regionale alla Cultura Corigliano, il Comandante Grazioli della Guardia di Finanza, il Comandante dei Vigili del Fuoco Cundari, il Rettore dell’Unical Crisci, la Senatrice Caligiuri, il Sindaco di Corigliano Rossano Stasi, il Consigliere regionale Aieta, il Presidente del Parco del Pollino Pappaterra, il Consiglio Generale di Unindustria Calabria e di Confindustria Cosenza, i massimi rappresentanti di organizzazioni sindacali, culturali e della società civile.
La relazione del presidente Fortunato Amarelli
Nel discorso ufficiale di insediamento da presidente, Fortunato Amarelli ha ringraziato tutti i colleghi per la fiducia accordata e rivolto parole di ringraziamento per il presidente uscente Natale Mazzuca “che è stato ed è per me una guida. Con il suo carico di visione organizzativa e di politica associativa, ho avuto modo di poterne apprezzare anche le qualità di leader e per il Consiglio Direttivo, i presidenti delle sezioni merceologiche, la struttura dell’Associazione guidata con dedizione, competenza e professionalità dal Direttore Rosario Branda”. “Come presidente di Confindustria Cosenza e come imprenditore sento una grande responsabilità verso il nostro territorio e la nostra regione, quella di concorrere a contribuire al suo riscatto. Nessuno potrà mai convincermi che la Calabria è una regione povera e priva di prospettive. Soffriamo di una disoccupazione giovanile che sfiora il 55% – ha dichiarato il Presidente Amarelli – e nella gran parte dei comuni il reddito pro-capite è di gran lunga al di sotto della media nazionale. Gli incentivi e gli aiuti pubblici comunitari, nazionali e regionali sono necessari ma ancora più importante e determinante è il funzionamento ordinario delle Istituzioni e dello Stato. Per affrontare e combattere in maniera efficace le tante emergenze, serve saper coniugare interventi di carattere strutturale, che guardano al medio e lungo periodo, con misure congiunturali utili a dare risposte e sollievo alle esigenze ed alle istanze di breve periodo. In una tale emergenza, non ha nessun senso definire le Zone Economiche Speciali (ZES) come infinitesimali porzioni di territorio staccate dai grandi centri abitati, dalle zone industriali e dalle università. Bisognerebbe pensare alla Calabria intera come ad un’unica Zona Economica Speciale dell’Italia. I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, così come quelli prossimi più a nord, crescono grazie ai regimi fiscali, leva sempre più decisiva a favore dell’attrattività di investimenti. L’impresa è l’organismo più pervasivo ed attivo della società, capace di determinare il benessere del territorio in cui insiste”. “Il mio impegno – ha sottolineato il presidente di Confindustria Cosenza Amarelli – sarà quello di continuare a realizzare una Confindustria che possa continuare ad essere aperta e pronta a lasciarsi contaminare dalla società. Da presidente di questa Associazione di Confindustria ho un piccolo sogno: provare a dare vita ad una Cernobbio del Sud che riunisca e metta a confronto, con cadenza periodica, le migliori intelligenze, le buone pratiche tanto pubbliche che private, i visionari di ogni latitudine e quanti hanno a cuore le sorti di questa importante parte del nostro Paese”.
L’intervento del Presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca
Il Presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca ha sottolineato come “dopo i deboli segnali di ripresa degli ultimi anni, insufficienti a colmare il divario con il resto del Paese, il motore dell’economia meridionale si sta spegnendo. Le previsioni del PIL per il 2019 a livello nazionale si attestano intorno al +0,1%, con il Mezzogiorno a -0,3%. Stiamo certificando la disfatta dell’economia italiana. Il Paese non cresce se non cresce il Sud. Gli investimenti al Sud sono calati rispetto al 2007 di circa 40 punti percentuali. È urgente un piano Marshall che attivi immediatamente il riequilibrio della spesa ordinaria tra le due macro aree in rapporto agli abitanti esistenti: il 34 % spettante al sud è ancora solo sulla carta. Le risorse comunitarie devono essere aggiuntive e non sostitutive. Infrastrutture materiali ed immateriali, ed occupazione sono gli altri due pilastri sui quali costruire il rilancio di un Mezzogiorno da sempre decantato per le sue potenzialità. È necessaria un’alleanza tra tutte le forze sociali ed economiche per fare massa critica, mettendo da parte la visione miope e divisiva che di fatto è la causa principale del continuo arretramento”.
L’intervento del Presidente di Confindustria Boccia
Il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha concluso i lavori dell’Assemblea parlando dell’economia europea, nazionale e meridionale.
“Il Sud ha bisogno di entrare in una grande questione nazionale e dobbiamo evitare quelle volgarità di valutare le persone dalle latitudini e non da cosa fanno. Il ruolo della Calabria – ha proseguito Boccia – è fondamentale nella nostra visione di Paese, che non è di un’Italia periferia d’Europa, ma di un’Italia centrale nel Mediterraneo. In questo il Mezzogiorno e la Calabria diventano protagonisti di una scena internazionale che l’Italia può giocare in termini economici e politici. La ripresa delle esportazioni dal meridione è un segno positivo che determina la capacità di reazione dei nostri imprenditori e imprenditrici a guardare al mondo come grande mercato e va chiaramente accelerato con una politica economica coerente”.
Riconoscimenti per le aziende
Sono stati consegnati dei riconoscimenti alle aziende che hanno maturato 25 e 50 anni di adesione all’Associazione. In particolare, per i 50 anni, hanno ritirato il riconoscimento: Orlando Marcelletti per Bosco Liquori Srl, Giuseppe Cundari titolare dell’omonima azienda, De Santo Francesco per la De Santo Claudio Costruzioni S.a.s. Per i 25 anni di iscrizione all’Assindustria cosentina la scultura in vetro del Maestro Morimanno è stata ritirata dal Presidente Camillo Nola dell’Agroalimentare Assolac Società Cooperativa, Marco Grossi per il Gruppo Almaviva, Pasquale Audia per la Caliò Informatica Srl, Antonello Caprio per Chimento Angelo Snc, Antonio Amelio per Costram Costruzioni Stradali, Franco Giorgioli per Ferrovie dello Stato, Cav. Gloria Tenuta per la G.I.A.S. SpA, Roberto Vocaturo per Gas Metano Costruzioni Generali Srl, Giuseppe Altomare per Italgas – Distretto Sud, Mario Brogna per Oleificio Gabro, Carlo e Lucilla Runco per l’azienda Mario e Figlio Srl di Rende, Simona Albano per Siarc Srl e Angelo Sicilia per l’omonima azienda.