Un gruppo di cittadini guidati dal presidente di Ance Giovani ha manifestato davanti l’ex ospedale con tanto di casacche, cappello, manifesti. “Degrado in corso” è lo slogan che marchia la situazione attuale; #bloccodegrado è la richiesta del comitato alle istituzioni della città; “niente scuse per il disagio” è la provocazione alle risposte che per anni si sono susseguite nel tempo, perchè è evidente che “scusate per il disagio” risulta abusato e non basta più.
Lo slogan è chiaro, l’idea anche e la manifestazione di “protesta” è nobile. “Degrado in corso” su quei manifesti alzati dal gruppo di cittadini con a capo Carlo Barberio, presidente di Ance Giovani Catanzaro, è eloquente e illustra esattamente quello che vive da ormai trent’anni (si, avete capito bene: 30 anni) l’edificio dove sorgeva l’ex ospedale civile di Catanzaro.
Degrado. Assoluto. Guardare quello che ora sembra quasi un ecomostro fa venire una profonda tristezza e rappresenta uno schiaffo morale e civile alla storia di questa città che, proprio nel suo cuore in centro, mostra una struttura fatiscente, vecchia, abbandonata. Le tapparelle consumate dal tempo, le mura squarciate come se il capoluogo fosse vittima di un terremoto di alta magnitudo, finestre penzolanti che anziché in ferro sembrano fatte di materiale tessile. Un colpo al cuore, non c’è che dire. E’ come se la casa dei catanzaresi, che per anni sono stati accolti in quelle stanze per ricevere cure e amore, fosse passata nel dimenticatoi di tutti, istituzioni in primis. E non si può accettare, la storia merita rispetto e un palazzo così merita di essere riqualificato e ritornare fruibile ai catanzaresi.
“Vogliamo che questa struttura – dice Carlo Barberio – sia riqualificata e restituita alla città a seguito di un piano di fattibilità già in essere che potrebbe chiarire la funzione dell’ex ospedale civile. Siamo di fronte a 6mila metri quadrati di edificio nel cuore della città, un patrimonio che non può essere disperso ma deve essere ripreso e avere una destinazione d’uso dignitosa e importante che un palazzo costruito nel 1500 di tanta bellezza merita”. Riqualificare l’ex ospedale civile significherebbe agire come oggi hanno agito questo gruppo di cittadini: alto senso civico, rispetto, amore per la città e soprattutto adoperarsi per non trovare più scuse al “disagio” che fa presto a trasformarsi in degrado. Invece no, #bloccoaldegrado.