Home NewsNote stampa Gli industriali calabresi si interrogano sul futuro della regione

Gli industriali calabresi si interrogano sul futuro della regione

di Unindustria Calabria

“La vigilia della prossima scadenza elettorale regionale si sta focalizzando su rituali che si sostanziano in veti incrociati, battaglie a difesa di posizioni interne alle coalizioni, comprensibili solo ai diretti interessati, veleni ed insinuazioni più o meno velate, conventio ad excludendum, editti e liste di proscrizione. Tutto tranne ciò che servirebbe davvero: analisi della realtà, valutazioni sulle condizioni di contesto, ipotesi di scenario, riflessioni e proposte programmatiche”. E’ quanto ha dichiarato il presidente degli industriali calabresi Natale Mazzuca sintetizzando quanto emerso nel corso della riunione del Consiglio di Presidenza di Unindustria Calabria.

“Dopo tanta storia, tradizioni millenarie e cultura che affonda le radici nella Magna Grecia – ha continuato il presidente Mazzuca – c’è una strana fatalità che sembra segnare la Calabria ed i calabresi. Una sorta di destino sospeso fatto di pause che si ripetono in attesa di decisioni da assumere altrove seguendo logiche e traiettorie quasi mai rispondenti ai bisogni ed alle aspettative dei cittadini. Una prospettiva veramente sconfortante”. “Eppure – continua Natale Mazzuca – le difficoltà economiche che dal globale guardano al locale imporrebbero scelte radicali e rilevanti. I processi di trasformazione che stiamo attraversando, pieni di insidie ma anche di notevoli opportunità, impongono tempi serrati per le azioni da intraprendere, alto senso di responsabilità, visione lunga e competenze consolidate per chi sarà chiamato a recitare ruoli di governo a tutti i livelli”. A giudizio del Consiglio di Presidenza di Unindustria Calabria “si ha la assoluta necessità di ricostituire e dare vita ad una nuova classe dirigente. Non basta ricoprire incarichi di rilievo per essere tale. Occorre essere concentrati sull’interesse generale e non su quello personale. Essere preparati deve contare di più che essere furbi. In assoluto, serve avere la capacità di saper leggere e governare le complessità dei tempi che viviamo, riuscendo a prefigurare il nuovo rimodulando priorità e paradigmi di riferimento”.

“In occasione della recente assemblea di Confindustria Cosenza che si è pregiata dell’intervento del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – ha sottolineato il presidente di Unindustria Calabria – abbiamo avuto modo di ribadire con forza quello che è il sentire degli imprenditori che, nonostante le difficilissime condizioni di contesto esterno, si battono tutti i giorni per tenere in vita le proprie aziende creando lavoro, occasioni di nuove intraprese ed opportunità che assicurano ancora fiato alle aspettative dei cittadini ed alle speranze dei nostri giovani. La nostra è voglia di futuro. Quella voglia di chi non si sente rassegnato e non vuole accontentarsi del meno peggio che, il più delle volte, finisce con lo sfociare nella mediocrità. Abbiamo una grande ricchezza fatta di tanti giovani che hanno sviluppato conoscenze rilevanti e talenti straordinari ai quali bisogna garantire spazi adeguati. Merito e competenze devono costituire il discrimine vero nelle scelte. Non si può più tollerare che il cursus honorem sia costituito, in via esclusiva, dall’appartenenza ad un partito piuttosto che ad un gruppo magari all’interno dello stesso. Bisogna far ripartire l’ascensore sociale – ha concluso il presidente degli industriali calabresi Natale Mazzuca – riducendo i divari tra persone, territori, ed imprese. Una voglia di futuro che si fonda su tre pilastri fondamentali: legalità, occupazione e sviluppo. In via prioritaria, c’è da affrontare e risolvere una importante e diffusa questione morale, ricostruendo quello stock di capitale sociale che è la base per ogni forma di progresso economico e di crescita”.

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