Si riportano brevemente le principali misure a favore delle imprese e del sistema casa, contenute nel Disegno di Legge allo studio del Governo, ricordando che trattandosi appunto di un disegno di legge molte di queste misure potrebbero essere modificate.
IMU, Bonus casa e cedolare secca
L’articolo 3 stabilisce la deducibilità dell’IMU relativa agli immobili strumentali dal reddito d’impresa e da quello derivante dall’esercizio di impresa, arte e professioni, nella misura del 50% per il periodo d’imposta 2019. Sempre per quanto riguarda l’IMU l’articolo 95 prevede dal 2020 una nuova disciplina della tassazione immobiliare municipale.
L’articolo 4 interviene sull’aliquota prevista per l’imposta sostitutiva cd. cedolare secca che “a regime” cioè senza riduzioni, sarebbe del 15% ma la Legge di Bilancio 2020 ha prevista la riduzione dal 15 al 10% “a regime” per i canoni derivanti dai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 8 della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (contratti a canone “concordato”) e per quelli relativi ad abitazioni ubicate nei comuni ad alta densità abitativa.
Per quanto riguarda il “Pacchetto casa” ci sono state le seguenti novità:
- Bonus ristrutturazioni: confermata anche per l’anno 2020 la detrazione al 50% delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie.
- Bonus mobili: correlato al bonus ristrutturazioni è il bonus mobili che trova la conferma anche per il 2020. Il bonus consiste nella detrazione al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica A+ o superiori.
- Ecobonus: confermato per il 2020 anche la detrazione al 50/65% prevista per l’efficientamento energetico.
- Ecobonus condominiale: confermato anche per il 2020 l’ecobonus anche nella versione condominiale che beneficia della detrazione al 70-75% a seconda dei casi.
- Sisma bonus: confermato per il 2020 anche il sisma bonus dedicato alla messa in sicurezza degli immobili che a seconda della tipologia di lavori e della zona di residenza beneficia della detrazione fino all’85%.
- Bonus verde: non vede conferma il bonus per la sistemazione a verde di giardini e terrazze che godeva della detrazione al 36% delle spese sostenute.
- Bonus facciate: Introdotta la possibilità per le spese documentate e sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi edilizi, inclusi quelli di manutenzione ordinaria, che sono finalizzati al recupero o al restauro della facciata degli edifici, beneficiando della detrazione d’imposta al 90% senza limiti di spesa.
Misure per le imprese
L’articolo 22 conferma gli incentivi fiscali in chiave “Industria 4.0”, prevedendo:
- la proroga del super ammortamento, l’agevolazione della maggiorazione del 30% del costo fiscalmente riconosciuto dei beni materiali strumentali nuovi- esclusi i mezzi di trasporto per gli investimenti complessivi effettuati nel 2020 con consegna fino al 30 giugno 2021
- la proroga dell’iper ammortamento cioè l’agevolazione per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0, effettuati entro il 31 dicembre 2020 ovvero fino al 31 dicembre 2021, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione
- la proroga anche della maggiorazione, nella misura del 40%, del costo di acquisizione dei beni immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0 (beni ricompresi nell’Allegato B alla legge 232/2016), per i soggetti che usufruiscono dell’iper ammortamento.
Inoltre è stato introdotto un credito d’imposta del 10% nel caso in cui gli investimenti in macchinari e software indicati nel piano Industria 4.0, effettuati a partire dal 1° gennaio 2017, facciano parte di un progetto che preveda determinati obiettivi ambientali.
L’articolo 23 proroga al 2020 il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0.
L’articolo 24 proroga al 31 dicembre 2020 il credito d’imposta per investimenti nelle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2016.
L’articolo 30 del DDL abroga la cd. Mini-IRES (mai entrata in vigore) e reintroduce l’ACE fissando l’aliquota percentuale per il calcolo del rendimento nazionale del nuovo capitale proprio all’1,3 %.
Gli articoli 37 e 38 contengono due misure indirizzate al Mezzogiorno:
- proroga credito d’imposta Investimenti nel mezzogiorno dedicato ai titolari di reddito d’impresa che acquisiscono anche in leasing beni strumentali nuovi per strutture ubicate in Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
- aumento al 50% del credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nelle Regioni di cui sopra.