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Legge di bilancio 2020 ha prorogato fino al 31.12.2020 il credito d’imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive delle regioni del Mezzogiorno:
- Campania;
- Puglia;
- Basilicata;
- Calabria;
- Sicilia;
- Sardegna;
- Abruzzo;
- Molise.
Il credito d’imposta compete nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 ( percentuali maggiorate di 20 punti percentuali per le piccole imprese e 10 punti percentuali per le imprese di medie dimensioni), ovvero del:
- 10% per le grandi imprese situate in determinati comuni delle regioni Abruzzo e Molise;
- 25% per le grandi imprese situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna;
- 35% per le imprese di medie dimensioni;
- 45% per le piccole imprese.
Nello specifico della norma rimane tutto invariato:
- Possono usufruire di tale agevolazione le imprese che, indipendentemente da dimensione e forma giuridica, effettuano investimenti in beni nuovi (macchinari, impianti e attrezzature) strumentali rispetto all’attività esercitata dall’impresa beneficiaria e destinati a strutture produttive situate nelle zone ammissibili delle regioni del Mezzogiorno.
- Sono ammissibili, dunque, gli investimenti che mirano alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento di uno esistente, alla diversificazione della produzione o a un cambiamento significativo del processo produttivo aziendale.
- Non vi rientrano, invece, gli interventi di di mera sostituzione di beni.
- L’agevolazione compete in relazione agli investimenti, realizzati fino al 31 dicembre 2020.
- Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione.