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Integrazione sociale, i Giovani imprenditori di Confindustria Catanzaro sostengono il progetto “Tu esci con noi”

di Unindustria Calabria

Promuovere l’integrazione è l’obiettivo principale del progetto “Tu esci con noi” ideato dalle psicologhe Raffaella Maressa ed Emilia Merante Critelli insieme all’educatore professionale Fabio Quadro e realizzato in collaborazione con l’AIPD, sezione di Catanzaro, coordinata dalla dott.ssa Marina Dominijanni.

L’iniziativa, presentata nei giorni scorsi, mira ad una corretta e sana integrazione di adolescenti con disabilità attraverso un percorso finalizzato alla valorizzazione delle differenze. La fase dell’adolescenza ha la sua peculiare importanza nel percorso di vita e per i ragazzi diversamente abili risulta decisivo condividere esperienze e sensazioni, dubbi e certezze.

“Essere diversi non è un limite o un difetto, è un valore – hanno spiegato gli ideatori del progetto – e oggi la nostra sfida è quella di includere le caratteristiche specifiche di chi è “diverso” contro ogni barriera”.

A sostegno del progetto “Tu esci con noi”, il Gruppo Giovani imprenditori di Catanzaro ha devoluto il ricavato di una raccolta fondi all’Associazione AIPD. Durante l’evento “Natale Solidale”, svoltosi nel mese di dicembre nel locale Room 21 di Soverato, i giovani di Confindustria hanno avviato una raccolta fondi ponendo l’attenzione su temi di grande rilevanza quali la valorizzazione del territorio e l’inclusione sociale.

“Quando questi due temi si incontrano e si fondono – ha dichiarato Antonia Abramo, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Catanzaro- si può ritenere di aver abbattuto un mattoncino di quel grande muro chiamato pregiudizio. Le raccolte fondi sono senza alcun dubbio importanti e di grande sostegno per le associazioni ma di grande importanza è anche l’impegno quotidiano sulle questioni sociali”.

Durante la serata di presentazione, allietata dall’esibizione della cantautrice calabrese Dorotea Li Causi, i giovani imprenditori hanno avuto il piacere di degustare l’ottima birra artigianale prodotta dal birrificio Solid Ale Beer, la brillante realtà imprenditoriale nella quale lavorano ragazzi con sindrome di Down.

“Manilo, un ragazzo dolce e risoluto lavoratore del birrificio – ha evidenziato la presidente Antonia Abramo – ha dimostrato che ognuno di noi è portatore di una propria diversità poiché possiede delle caratteristiche che lo rendono differente dagli altri, unico e speciale. Come ha riferito Luciano Ricci, ideatore e fondatore dell’azienda Solid Ale Beer, il cambiamento deve avvenire dentro di noi, nel profondo delle nostre convinzioni, e nelle lenti che scegliamo di indossare per vedere persone e situazioni che troviamo sul nostro cammino”.

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