Non scattano i controlli del committente sulle ritenute che appaltatori e subappaltatori devono versare entro il prossimo 17 febbraio se le retribuzioni pagate a gennaio 2020 sono maturate nel mese di dicembre 2019.
E’ questo l’importante chiarimento fornito dall’agenzia delle Entrate in occasione del Telefisco 2020 del 30 gennaio 2020 con riferimento ai nuovi obblighi antievasione che sono entrati in vigore il 1° gennaio scorso sulle ritenute operate nell’ambito di appalti e subappalti complessivamente superiori a 200mila euro l’anno.
Rimangono aperti diversi problemi operativi per l’applicazione di questa norma. Un aspetto, ad esempio, riguarda l’individuazione degli appalti che rientrano nel campo di applicazione dei nuovi obblighi. La norma fa riferimento ad appalti «caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera», per cui sarà necessario capire quale sia il criterio per misurare la prevalenza considerando che in molte aziende si possono verificare situazioni ibride nella gestione degli appalti. Inoltre, la norma stabilisce che gli appalti interessati sono quelli svolti presso le sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma. In questo caso, bisogna verificare se vi rientrano gli appalti svolti nell’ambito dell’information technology nei quali i dipendenti utilizzano gli strumenti degli appaltatori (ad esempio i computer), ma per poter lavorare hanno la necessità di accedere a software di proprietà del committente.