“E’ notizia confortante che la Commissione bicamerale d’inchiesta sulle ecomafie intenda fare un approfondimento sulla gestione dei rifiuti durante l’emergenza Covid-19. Una scelta che, da operatori del settore, condividiamo pienamente e che auspichiamo non resti isolata. E’ auspicabile che le istituzioni a tutti i livelli accendano i riflettori su una questione che, complice la situazione sanitaria del Paese, è stata finora relegata nella penombra”.
E’ quanto afferma Girolamo Guerrisi, presidente della sezione “Energia, chimica e ambiente” di Confindustria Reggio Calabria, dopo la decisione dell’organismo parlamentare di avviare un ciclo di audizioni su questa materia. Una posizione che si iscrive nel solco dell’impegno del sistema Unindustria Calabria per l’affermazione del principio di legalità nelle attività economiche. “Da imprenditore attivo in questo campo – prosegue Guerrisi – ritengo che l’emergenza coronavirus possa aver rappresentato un momento propizio per attività non conformi alle disposizioni normative”.
Il riferimento è “alla gestione degli scarti di lavorazione” su cui il presidente della sezione Energia, chimica e ambiente auspica “un’attenta analisi da parte degli organi competenti, a tutela della salute dei cittadini, bene primario che non può essere mai messo in discussione, e anche a garanzia delle aziende che operano correttamente, nel più scrupoloso rispetto delle leggi vigenti e con la dovuta attenzione alla tutela dell’ecosistema”.
Girolamo Guerrisi evidenzia come “i mesi scorsi siano stati tra i più difficili in assoluto per il nostro settore. C’è stata infatti la necessità, in un contesto di forte epidemia del Covid-19, di procedere alla predisposizione di misure atte ad assicurare la sicurezza e la salubrità dei luoghi e dei mezzi di lavoro, con il distanziamento sociale e la fornitura di dispositivi di protezione individuale a beneficio degli operatori, ma anche con la stipula di polizze assicurative rese necessarie dal fatto che la raccolta e il trattamento dei rifiuti sono servizi pubblici essenziali. Aspetti, questi, che si sono aggiunti ai problemi purtroppo ‘consueti’, legati ai ritardi delle pubbliche amministrazioni nel pagamento delle spettanze alle aziende, ma anche alla saturazione degli impianti. Sotto questo versante – dice ancora Guerrisi – sono sempre dell’avviso, come ormai da tempo ho manifestato pubblicamente alla politica e alle istituzioni, della non più procrastinabile esigenza di procedere all’autorizzazione per costruire nuovi impianti, anche privati, in grado di soddisfare le esigenze di conferimento del territorio metropolitano di Reggio Calabria. Solo con il potenziamento dell’intera filiera – conclude Girolamo Guerrisi – riusciremo ad assicurare ai cittadini standard di efficienza adeguati e, peraltro, rispondenti anche alle elevate tariffe che vengono pagate ai Comuni per questo servizio”.