Il decreto di agosto incrementa la dotazione di 950 milioni per l’anno 2021 per importanti progetti di interesse comune europeo IPCEI:
Il comma 6 dell’art. 60 del decreto di agosto incrementa la dotazione del Fondo IPCEI di 950 milioni di euro per l’anno 2021, per far fronte all’esigenza di rilancio degli investimenti post emergenza COVID, potenziando il suddetto Fondo rifinanziandolo adeguatamente, per consentire alle imprese italiane di partecipare, assieme ai players degli altri Paesi europei, alla realizzazione dei progetti, potendo contare sul sostegno assicurato dal predetto Fondo.
La Commissione Europea ha introdotto lo strumento degli IPCEI (Importanti progetti di interesse comune europeo), con lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo comunitari, favorire la competitività nei confronti dei grandi competitors internazionali (Cina, USA, ecc.) e permettere all’Unione Europea di rimanere o imporsi quale leader industriale a livello mondiale in alcuni settori e filiere tecnologiche strategiche.
Gli importanti progetti di comune interesse europeo sono aiuti di Stato, disciplinati dalla Comunicazione della Commissione (2014/C 188/02), che consentono di riunire conoscenze, competenze, risorse finanziarie e attori economici di tutta l’Unione, al fine di ovviare ai gravi fallimenti sistemici o del mercato e alle sfide sociali che non potrebbero altrimenti essere affrontati.
Essi sono intesi a favorire la collaborazione tra settore pubblico e privato per intraprendere progetti su larga scala che apportano vantaggi significativi all’Unione e ai suoi cittadini.
Quali sono i progetti in corso:
1. Il primo IPCEI, in corso di attuazione nel campo della microelettronica, è volto a mettere a punto tecnologie e componenti innovativi che possono essere integrati in un’ampia gamma di applicazioni a valle, relativi all’ambito dell’internet delle cose e degli autoveicoli interconnessi e senza conducente.
Il progetto è incentrato su cinque diversi settori tecnologici: chip efficienti sul piano energetico, semiconduttori di potenza, sensori intelligenti, attrezzatura ottica avanzata e sviluppo di nuovi materiali compositi.
2. In un secondo momento ha avuto avvio l’IPCEI batterie, che va anch’esso nella direzione di consentire la ripartenza del settore dell’Automotive (che pesa per oltre il 10% sul PIL italiano) al termine della complicata fase di emergenza sanitaria attuale, che porterà inevitabilmente a una crisi economica per l’intero Paese.
Gli obiettivi sono il rilancio dell’industria e del suo indotto, la riduzione dell’impatto ambientale e la crescita dell’innovatività.
3. Ad oggi, inoltre, l’Italia partecipa ad un secondo IPCEI batterie (denominato EUbatln) in corso di autorizzazione dall’esecutivo europeo (entro novembre la Commissione europea dovrebbe addivenire ad una decisione autorizzativa).
I due IPCEI batterie, una volta operativi realizzeranno un salto tecnologico che consentirà all’ Europa di assumere la leadership mondiale nella produzione di veicoli a trazione elettrica e nello stoccaggio di energia da fonti rinnovabili.