Pubblicati, da parte del MISE, modalità e termini di accesso alle agevolazioni sui progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare.
Si ricorda, che la misura, introdotta dal D.L. Crescita 34/2019, prevede che anche reti di imprese, consorzi ed altre forme di aggregazione possano presentare domanda per ottenere le agevolazioni (finanziamento agevolato e contributo diretto alla spesa).
Le domande potranno essere presentate in via esclusivamente telematica a partire dal 5 novembre 2020. In vista di tale data, sarà possibile accedere alla procedura guidata di pre-compilazione delle domande sul sito MISE a partire dal 26 ottobre 2020.
E’ possibile scaricare il testo del decreto al link (https://www.retimpresa.it/progetti-ricerca-e-sviluppo-per-economia-circolare/).
Con riferimento alla dotazione finanziaria, si segnala che il decreto direttoriale 5 agosto 2020 ha ridefinito le risorse disponibili per l’attuazione dell’intervento agevolativo, incrementandole da 140 a 217 milioni di euro, così ripartiti:
– 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI);
– 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui:
*40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord;
* 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
* 2 milioni a valere sulle risorse rese disponibili dalla Regione Basilicata, per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio regionale.
Per approfondimenti sulla misura si rinvia alla pagina dedicata del sito MISE e si ricorda che è possibile inviare richieste di chiarimenti e quesiti di natura normativa direttamente all’indirizzo di posta elettronica: INFO_RS-FCS@mise.gov.it
Alle richieste di chiarimenti pervenute verrà fornita risposta dagli uffici del Ministero esclusivamente attraverso le FAQ, purché i quesiti abbiano carattere generale e riguardino l’interpretazione delle disposizioni attuative (e non, quindi, la risoluzione di casi specifici).
