Home News tematicheEconomia e innovazione Internazionalizzazione imprese: contributo a fondo perduto fino al 50% (Simest)

Internazionalizzazione imprese: contributo a fondo perduto fino al 50% (Simest)

di Unindustria Calabria

Le agevolazioni per l’internazionalizzazione delle imprese diventano più forti grazie al regime di aiuto previsto dal quadro temporaneo approvato a seguito dell’emergenza Covid-19.

Il contributo a fondo perduto per l’internazionalizzazione delle imprese passa dal 25% al 50% nell’ambito dell’aiuto temporaneo.

Il Fondo 394, gestito da SIMEST, diventa ancora più appetibile per le aziende che vogliono favorire le esportazioni attraverso i finanziamenti dedicati al rafforzamento patrimoniale, alla partecipazione a fiere, per l’inserimento sui mercati esteri, nonché per acquisire i servizi di un temporary export manager e per finanziare i progetti di investimento in ambito e-commerce.

Le imprese, a partire dal 17 settembre 2020, possono richiedere le agevolazioni sul Fondo 394 ottenendo la metà dell’importo concesso sotto forma di fondo perduto.

Le imprese possono ottenere la metà della somma richiesta a fondo perduto, ossia senza obbligo di restituzione, mentre l’altra metà rimane soggetta a rimborso in forma di finanziamento agevolato ad un tasso ridotto al 10% del tasso di riferimento e con la possibilità di chiedere l’esenzione da eventuali garanzie.

La nuova struttura dell’agevolazione è stata resa possibile dal via libera ottenuto di recente dalla Commissione UE nell’ambito del quadro temporaneo di aiuti in conseguenza dell’epidemia Covid-19 che ha permesso, fino alla fine del 2020, di concedere aiuti con un limite di 800 mila euro complessivi.

La misura del fondo perduto al 50% fa seguito ad una serie di modifiche che, progressivamente, hanno portato gli incentivi del Fondo 394 ad attirare fortemente l’attenzione delle imprese.

A seguito dell’emergenza Covid-19 e l’introduzione di successivi interventi normativi, la disponibilità del fondo è stata quadruplicata. Inoltre, è stato eliminato per il 2020 l’obbligo di presentare garanzie, sono stati innalzati gli importi massimi ed infine è stata ampliata la gamma di spese finanziabili.

Per chiudere in quadro delle novità attuate, è stata allargata la platea delle imprese che possono accedervi ed è stata estesa l’operatività dei finanziamenti anche a progetti di internazionalizzazione in Paesi dell’Unione Europea.

Le 7 misure previste dal Fondo 394

Il fondo 394 prevede sette diverse misure per soddisfare le esigenze di sostegno delle imprese nell’ambito dei propri programmi di internazionalizzazione.

  1. La misura per la patrimonializzazione è finalizzata a sostenere la solidità patrimoniale delle imprese per stimolarne la competitività internazionale. È rivolta alle MidCap e alle PMI italiane, costituite in forma di società di capitali, che nell’ultimo biennio abbiano realizzato all’estero almeno il 20% del proprio fatturato o almeno il 35% nell’ultimo anno. L’agevolazione è finalizzata al miglioramento o mantenimento del livello di solidità patrimoniale (rapporto patrimonio netto/attività immobilizzate nette) al momento della richiesta di finanziamento (“livello d’ingresso”) rispetto a un “livello soglia” predeterminato.
  2. Un’altra misura sostiene la partecipazione a fiere, mostre, missioni di sistema ed eventi promozionali, anche virtuali, per promuovere il business su nuovi mercati internazionali. Possono accedere tutte le PMI, in forma singola o aggregata, le MidCap e le grandi aziende. Il sostegno copre le spese per area espositiva, spese logistiche, spese promozionali e spese per consulenze connesse alla partecipazione a fiere/mostre in Paesi esteri, incluse le missioni di sistema promosse da MISE e MAECI e organizzate da ICE – Agenzia, Confindustria e altre istituzioni e associazioni di categoria. Sono finanziabili anche le spese sostenute per la partecipazione a fiere internazionali in Italia. La copertura riguarda il 100% delle spese preventivate, fino a un massimo del 15% dei ricavi dell’ultimo esercizio.
  3. Un’ulteriore misura è rivolta ad agevolare l’ingresso nei nuovi mercati finanziando la realizzazione di strutture commerciali. È dedicata a tutte le imprese, in forma singola o aggregata che devono costituire una “Rete Soggetto” e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi. Agevola le spese per la realizzazione di uffici, show room, negozio, corner, centri di assistenza post vendita in un Paese estero e relative attività promozionali, ma anche di un magazzino e un centro di assistenza post vendita in Italia se accessori al programma di internazionalizzazione.
  4. Altra misura finanzia gli studi di fattibilità finalizzati a valutare l’opportunità di effettuare un investimento commerciale o produttivo in Paesi esteri, coprendo le spese di personale, viaggi e soggiorni per la redazione di studi di fattibilità collegati a investimenti produttivi o commerciali in Paesi esteri. Per il personale interno sono ammesse spese per viaggi, soggiorni, indennità di trasferta e retribuzioni, queste ultime fino a un massimo del 15% delle spese di personale interno e del personale esterno preventivate; per il personale esterno sono ammesse spese per compensi, viaggi e soggiorni.
  5. Un’altra misura consente di coprire le spese per la formazione del personale in loco nelle iniziative di investimento in Paesi esteri. La formazione deve essere effettuata dopo la realizzazione dell’investimento, che non deve essere antecedente di 12 mesi alla data di presentazione della domanda. Questa misura copre anche l’assistenza post vendita collegata a un contratto di fornitura.
  6. Una misura introdotta di recente sostiene le imprese per acquisire i servizi di un temporary export manager.
  7. Ultima misura introdotta di recente, mira a finanziare i progetti di investimento delle imprese in ambito “e-commerce”.

Per ulteriori informazioni: Internazionalizzazione: i sette driver SIMEST per finanziare a fondo perduto le imprese

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