Il gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Catanzaro, guidato da Antonia Abramo, ha incontrato nei giorni scorsi la dirigente del Centro per la giustizia minorile di Catanzaro, Isabella Mastropasqua, per dare nuovo impulso al progetto “Liberi di scegliere” nell’ambito delle attività previste dal protocollo d’intesa finalizzato all’inserimento degli ospiti del Centro nel mondo del lavoro.
Nel corso dell’incontro operativo, svoltosi alla presenza del presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferarra e della funzionaria e pedagogista del Centro per la Giustizia minorile di Catanzaro Mirella Petrillo, i Giovani imprenditori catanzaresi hanno ribadito la vicinanza ai ragazzi e la volontà di aiutarli in un percorso di rieducazione e di conoscenza delle realtà imprenditoriali.
Grazie al progetto “Liberi di scegliere” i Giovani imprenditori di Confindustria Catanzaro organizzeranno una serie di iniziative che consentiranno agli ospiti del Centro per la giustizia minorile di Catanzaro di svolgere percorsi di tirocinio e stage nelle aziende, di partecipare ad attività di formazione su temi imprenditoriali e manageriali, condividendo le esperienze aziendali dei componenti del gruppo dei giovani imprenditori, di essere coinvolti in visite aziendali e di essere informati in relazione alle opportunità di partecipazione a bandi e finanziamenti destinati allo sviluppo dell’ imprenditoria giovanile.
“Sentiamo di avere una responsabilità morale nei confronti di questi ragazzi. Il ruolo della società ed in modo particolare delle aziende – dichiara Antonia Abramo, presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Catanzaro – è determinante per aiutarli ad avere una visione ampia del contesto che li circonda con l’obiettivo di stimolarli e aiutarli a scoprire le proprie attitudini, a seguire i propri sogni, a costruire nuove ambizioni partendo dal territorio. In passato – conclude Antonia Abramo – ho avuto l’occasione di accogliere alcuni giovani per una visita aziendale e sono rimasta profondamente colpita dalla loro curiosità e dalla loro voglia di imparare”.