“Confindustria ha evidenziato in modo chiaro la rinnovata e concreta attenzione per l’economia del mare perché si tratta di un cluster straordinario e trasversale, che da sempre genera ricchezza, occupazione e innovazione, e rappresenta una leva straordinaria per il rilancio del nostro Paese”.
Natale Mazzuca, vicepresidente di Confindustria per l’Economia del Mare, al webinar “A quattro anni dalla riforma nazionale dei porti” organizzato dall’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale.
“Quanto al sistema portuale italiano, ha potenzialità uniche ma manca ancora una visione politica unitaria, rimanendo ancorato a logiche localistiche, che occorre superare. La portualità nazionale, per sfruttarne appieno le potenzialità in tutte le sue diverse caratterizzazioni, – avverte ancora Mazzuca – deve essere infatti vista come un unicum per generare efficienza e forza competitiva”.
L’economia del mare, indica il vicepresidente di Confindustria che ha la delega sul settore, “genera numeri importanti. Le imprese dell’economia del mare nel 2018 sfiorano le 200mila unità mentre il valore aggiunto ammonta a 46,7 miliardi di euro, pari al 3,0% del totale dell’economia, ma in termini di produzione diretta e indiretta si arriva a 134,5 miliardi di euro.
La risorsa mare, dunque, è fondamentale per la crescita di tutto il nostro territorio e per questo si fa sempre più necessaria, soprattutto per l’Italia che ha una grande vocazione marittima, la creazione di un Ministero del Mare per poter esprimere al massimo le nostre potenzialità, attraverso un coordinamento unico, che possa fare da volano ad un asset così strategico”.