Il tema dell’economia del mare è al centro del focus realizzato da Il Sole 24 Ore e pubblicato ieri da cui si evince come Confindustria, con la presidenza di Carlo Bonomi, abbia scommesso per il PNRR su un progetto strategico complessivo per valorizzare al meglio la “risorsa mare” in tutte le sue articolazioni economiche e tradurla in una leva di sviluppo per l’intero Paese e ha avviato un lavoro che coinvolge le rappresentanze settoriali e territoriali di tutto il Mezzogiorno.
All’interno dello speciale, un’intervista a due voci di Natale Mazzuca, Vice Presidente di Confindustria per l’Economia del Mare e Vito Grassi, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze regionali e per le Politiche di coesione territoriale di Confindustria.
“Le nostre coste e l’economia del mare sono una risorsa da cui partire per mettere in connessione i territori rendendoli competitivi e attraendo investimenti. La logistica e i trasporti – ha sottolineato Natale Mazzuca – sono vitali per l’economia e determinanti nei processi produttivi”.
In tale direzione si muove il contributo delle otto Confindustrie regionali del Sud che si sono messe insieme nel progetto “Costruire il Mediterraneo”, per fare del Sud un sistema unitario di promozione dello sviluppo, in una prospettiva di integrazione con il sistema logistico-portuale del centro-nord, utilizzando come perno l’economia del mare.
“Il progetto ‘Costruire il Mediterraneo’ è un pilastro fondamentale, una grande armatura infrastrutturale che integra le aree interne e dove l’Europa, grazie alla posizione strategica dell’Italia, può recuperare un ruolo decisivo nel Mediterraneo. Per questo – ha aggiunto Mazzuca – serve un’idea integrata di sviluppo, una politica unitaria per essere più incisivi nell’interlocuzione con le Istituzioni”.
Il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara ha citato le aree Zes ed il Porto di Gioia Tauro per far capire quanto sia importante il progetto dell’economia del mare per la regione. “Le aree Zes non sono ancora decollate con le semplificazioni e le agevolazioni che comportano – ha dichiarato Aldo Ferrara – ed il Porto di Gioia Tauro, strategico per intercettare il traffico del canale di Suez, di Gibilterra e dello Stretto dei Dardanelli, deve essere collegato con le aree retrostanti, con le linee ferroviarie di alta capacità e velocità” oltre a potenziare in tutta la regione la logistica.
In allegato lo speciale de IlSole24Ore