“Con la presentazione del PNRR alla Commissione europea ed il successivo esame da parte del Consiglio europeo si apre la fase più impegnativa per il nostro paese ed i nostri territori. E’ necessario infatti costruire le precondizioni, attraverso le riforme di contesto e settoriali ma soprattutto quelle abilitanti, utili a garantire la spesa entro il 2026 delle risorse che saranno assegnate. Non dimentichiamo che il Piano di resilienza ed i fondi ad essa connessi non sono l’unico strumento di programmazione e spesa su cui lavorare per le future generazioni. Abbiamo la nuova programmazione regionale dei Fondi strutturali 2021/2027, il Fondo di sviluppo e coesione ma soprattutto già ora abbiamo nel nostro territorio interventi già programmati, risorse già assegnate da mettere in cantiere e un articolato impegno da continuare a portare avanti sul fronte delle infrastrutture e della loro messa in rete”, così Mario Spanò, Presidente di Confindustria alla vigilia della presentazione del PNRR alla Commissione europea.
Per Confindustria Crotone una attenta ed integrata strategia di investimento per ammodernare e mettere in rete le infrastrutture esistenti è indispensabile per dare slancio allo sviluppo dell’area orientale della Calabria, che nel settore agro- alimentare, vitivinicolo e turistico- culturale vanta operatori di primo piano nello scenario nazionale ed internazionale e siti culturali e naturalistici di grande pregio legati all’epopea della Magna Grecia, da Sibari a Crotone, da Locri Epizefiri a Reggio Calabria.
Il Porto e l’aeroporto di Crotone, il porto di Corigliano, incluse nella Zes Calabria con le adiacenti aree industriali, sono infrastrutture che se adeguatamente raccordate e collegate ad un moderno sistema stradale e ferroviario possono attrarre nuove iniziative. Confindustria a livello nazionale ha fortemente investito in termini di proposta sulle opportunità legate all’economia del mare e sulla messa in rete dei sistemi portuali del Sud, tra di loro e con il Centro-Nord.
In particolare nel crotonese, l’ammodernamento del sistema infrastrutturale è fondamentale per accompagnare e rafforzare importanti investimenti , programmati e già finanziati, primi fra tutti la bonifica del SIN, con il recupero produttivo dell’ex area industriale sui temi ad esempio dell’economia circolare, e la realizzazione del Progetto per la valorizzazione dell’Antica Kroton.
E’ però indispensabile concludere gli interventi in corso per la elettrificazione della Linea ferroviaria Jonica, che proprio nel crotonese da mesi è in una fase di empasse, e realizzare il nuovo tracciato della SS 106, da Sibari a Crotone, tracciato che rientra nella Rete globale europea ed è già dotato di una sua progettazione preliminare.
Non una semplice messa in sicurezza ma un reale intervento di ammodernamento consentirebbe il raccordo a Nord con il corridoio del Megalotto 3, già finanziato, ed a Sud con l’itinerario in variante Simeri – Crotone, di cui Anas ha già redatto una proposta di studio di fattibilità.
Porti ed Aeroporto, collegamento ferroviario e stradale consentirebbero così di definire un sistema infrastrutturale integrato in raccordo con il versante tirrenico ed il corridoio europeo ed a servizio dello sviluppo produttivo della Zes oltre che turistico della Calabria Jonica. Su questi temi è indispensabile che le autorità competenti si adoperino con l’adozione degli atti necessari a consentirne lo sviluppo.
“ L’impegno per le future generazioni non può essere legato solo al PNRR ma deve essere il faro da cui tutti gli interlocutori istituzionali ed il sistema economico e sociale del territorio devono farsi guidare per giocare una partita seria ed efficace sui temi dello sviluppo. Gli storici ritardi di questo territorio combinati con gli effetti della pandemia ci preoccupano fortemente. Confindustria Crotone è pronta come sempre a svolgere il suo ruolo di proposta e per questo sollecitiamo le amministrazioni locali ad aprire una fase di confronto operativo sui cantieri da aprire a breve e su tutte le criticità da affrontare per il nostro territorio con la Regione e con il Governo”, conclude il Presidente di Confindustria Crotone.