“C’è un rischio concreto del blocco delle attività dei cantieri sia pubblici che privati, proprio ora che dovrebbero partire le opere del Recovery Plan e che, a seguito delle importanti semplificazioni appena introdotte, il Superbonus 110% dovrebbe dispiegare tutto il suo potenziale con le conseguenti enormi ricadute sui livelli economici ed occupazionali dei nostri territori”.
Ad affermarlo è il presidente di ANCE Calabria ed Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante, fortemente preoccupato dal fenomeno del “caro materiali” che si sta concretizzando nell’insostenibile aumento dei costi dei materiali da costruzioni, iniziato oltre sei mesi fa e che sta mettendo in ginocchio le imprese, già gravate da ingenti sofferenze finanziarie e patrimoniali dovute all’evento pandemico ancora in atto.
“Con aumenti del 150% per l’acciaio tondo per cemento armato, del 129% per il polietilene, del 30% per il rame, solo per fare alcuni esempi – continua il presidente Perciaccante – i contratti non risultano più economicamente sostenibili. E’ dietro l’angolo il rischio di un progressivo rallentamento dei lavori in corso, nonostante gli sforzi messi in campo dalle imprese per far fronte agli impegni assunti, che potrebbe sfociare in risoluzioni contrattuali che inevitabilmente comporterebbero blocchi generalizzati delle opere pubbliche”.
Per scongiurare questa eventualità tutto il sistema ANCE sta chiedendo con insistenza al Governo un impegno preciso volto a calmierare i prezzi ed a sostenere le imprese che al momento stanno facendo fronte ai rincari lavorando sotto costo.
“In attesa di questo auspicabile e celere intervento governativo – conclude Perciaccante – insieme ai colleghi presidenti di Ance Catanzaro Luigi Alfieri, Ance Crotone Giuseppe Sammarco, Ance Reggio Calabria Michele Laganà ed Ance Vibo Valentia Domenico Letizia, abbiamo inteso scrivere a tutte le stazioni appaltanti presenti in regione per invitarle ad attivare tutti gli opportuni meccanismi consentiti dalla normativa vigente per contemperare tali imprevedibili e straordinari aumenti generalizzati di prezzi, sia nei contratti in corso di esecuzione che in quelli a venire ed a programmare a breve un incontro di approfondimento tecnico alla ricerca di soluzioni urgenti”.