Proseguono gli incontri dei vertici di Confindustria Cosenza con i candidati a sindaco della città capoluogo che abbiano manifestato il loro interesse ad un confronto sui rispettivi programmi e sugli obiettivi prioritari sui quali puntare nel corso della prossima consiliatura.
Riservati ai singoli candidati ed agli imprenditori con cariche associative, gli incontri, guidati dal presidente Fortunato Amarelli e dal presidente della Sezione edile Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante, si stanno svolgendo presso la sala delle conferenze dell’Associazione degli Industriali, nel pieno rispetto delle norme anti covid.
Ai momenti di confronto già effettuati nei giorni scorsi con Francesco Caruso e con Francesco Pichierri, si aggiungeranno il prossimo martedì 28 settembre quelli con Valerio Formisani (alle ore 11), Franz Caruso (alle 15.30) e Bianca Rende (alle ore 17.00).
Il calendario si aggiornerà se arriveranno nuove richieste di confronto da parte dei Candidati.
“La circostanza – dichiara il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – dopo la doverosa fase di ascolto, sarà utile per sottoporre ai candidati a Sindaco una visione di area urbana che si ponga come priorità quattro macro-filiere di intervento: rigenerazione urbana; sostenibilità; conoscenza e risorse culturali; risorse relazionali e di governo. Il nostro auspicio è quello di dare avvio, alimentandolo e fertilizzandolo in maniera opportuna, ad uno spazio relazionale e di dialogo utile a favorire approfondimenti congiunti su idee e progetti”. “Lo sviluppo futuro dell’area urbana cosentina – dichiara il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante – non passa attraverso la semplice collazione di punti di vista o l’assemblaggio di preferenze e progetti. La questione centrale è come prefigurare, sviluppare e garantire elevata qualità della vita, maggiore sviluppo economico e imprenditoriale, migliore dotazione di servizi pubblici”.
“Le imprese – concludono i presidenti Amarelli e Perciaccante – prosperano meglio in contesti urbani e civili ricchi e maturi, in ambienti sociali coesi e solidali, in tessuti demografici avvertiti e innovativi. Il nuovo paradigma della società della conoscenza presuppone un innalzamento del livello complessivo: tutti debbono fare di più e meglio”.