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B20 Final Summit – Emma Marcegaglia consegna al Premier Mario Draghi le proposte

di Unindustria Calabria

Si è chiuso a Roma, presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria, il summit finale del B20, uno dei più autorevoli engagement group del G20, che rappresenta oltre 6,5 milioni di imprese a livello globale.

La Chair del B20 Emma Marcegaglia ha consegnato a Mario Draghi, in qualità di Presidente del G20, le raccomandazioni sviluppate in un anno di lavoro dal settore privato e dalle confederazioni industriali dei paesi G20 sulle priorità strategiche per la crescita globale: dalla transizione energetica alla trasformazione digitale, dal commercio e gli investimenti alla salute, dal lavoro e formazione alla sostenibilità e al women empowerment, dalla finanza sostenibile agli investimenti nella rigenerazione urbana.

Nell’indicare il percorso per sostenere il G20 e trasformare le criticità in nuove opportunità attraverso politiche e misure concrete e misurabili, la Dichiarazione Finale del B20 indica tra le principali priorità: interrompere la spirale protezionistica e rigenerare l’Organizzazione Mondiale del Commercio; accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e la transizione verso modelli energetici sostenibili; allineare e migliorare il monitoraggio dei rischi, la previsione delle crisi e la trasparenza dei piani di preparazione alle crisi globali; sostenere la trasformazione digitale per favorire l’inclusione e la creazione di nuove competenze; promuovere la rigenerazione urbana e gli investimenti ad impatto sociale; sostenere gli investimenti nella salute e nelle scienze della vita come risorse strategiche; colmare il divario di genere; promuovere una governance sostenibile pubblica e privata basata sull’impegno per la legalità e la lotta alla corruzione; modernizzare le politiche per l’impiego e i sistemi educativi.

Per raggiungere questi obiettivi, Emma Marcegaglia ha sottolineato che “è necessaria una cooperazione economica più coesa e una governance multilaterale al passo con i tempi, perseguendo politiche di bilancio ambiziose e coordinate, che fungano da corollario alle politiche monetarie nel sostenere la fiducia e gli investimenti. Constatiamo segnali incoraggianti: la cooperazione e la collaborazione vengono considerate adesso chiaramente come l’unico modo per contrastare e affrontare le minacce comuni”.

Nel 2021 il PIL globale potrebbe aumentare del 6% e del 5% circa nel 2022, mentre il volume globale del commercio potrebbe raggiungere quest’anno un’espansione del 10% e del 7% nel 2022.

Il Summit finale del B20, organizzato da Confindustria, ha visto la partecipazione, tra gli altri – oltre che del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, della Presidente del B20, Emma Marcegaglia e dei presidenti delle 9 task force – di: Daniele Franco, Ministro dell’Economia e Finanze; Elena Bonetti, Ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia; Vittorio Colao, Ministro dell’Innovazione Tecnologica; Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica; Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Janet Yellen, Segretario al Tesoro USA; Christine Lagarde, Presidente BCE; Ngozi Okonjo-Iweala, Direttore Generale WTO; Mathias Cormann, Segretario Generale OCSE; Qu Dongyu, Direttore Generale FAO; Jeff Bezos, Fondatore e Presidente di Amazon.com e John Elkann Chairman e CEO EXOR N.V., Chairman and Executive Director Stellantis Group, Co-Chair B20 International Advocacy Caucus, Joko Widodo, Capo di Stato e di Governo dell’Indonesia, prossimo presidente di turno del G20.

Le 9 task force del B20, con oltre 1000 delegati e 2000 partecipanti totali hanno elaborato ciascuna un Policy Paper con l’indicazione di specifici KPI per poter misurare l’azione dei governi. I lavori sono stati guidati da: Barbara Beltrame Giacomello per la task force Commercio & Investimenti; Carlo Messina per la task force Finanza & Infrastrutture; Francesco Starace per la task force Energia & Efficienza delle Risorse; Gianpietro Benedetti per la task force Impiego & Formazione; Diana Bracco per l’Iniziativa Speciale sull’Empowerment Femminile; Claudio Descalzi per l’Action Council su Sostenibilità & Emergenze Globali; Sergio Dompé per Salute & Scienze della Vita; Maria Patrizia Grieco per la task force Integrità & Conformità; Maximo Ibarra per la task force Trasformazione Digitale.

LE PROPOSTE DEL B20 ITALY 2021 IN SINTESI:

  • rendere la governance commerciale multilaterale capace di abbattere i muri eretti dal protezionismo, a partire dalla prossima XII Conferenza Ministeriale dell’OMC;
  • ottenere impegni concreti nella prossima COP26 per accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e la transizione verso modelli energetici sostenibili e per invertire il degrado ambientale e la perdita di biodiversità;
  • allineare e migliorare il monitoraggio dei rischi, la previsione delle crisi, la prevedibilità e la trasparenza dei piani di preparazione alle emergenze per minimizzare i rischi sistemici delle minacce sanitarie, digitali e naturali;
  • accompagnare la trasformazione digitale per includere le persone e soddisfare il bisogno di maggiori competenze, promuovendo maggiori investimenti in connettività;
  • promuovere la finanza sostenibile e supportare la finanza d’impatto anche armonizzando a livello globale le tassonomie, gli standard globali di rendicontazione ESG e le metriche di impatto;
  • favorire, anche attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, gli investimenti in infrastrutture sostenibili e gli interventi di rigenerazione urbana;
  • sostenere gli investimenti nella salute e nelle scienze della vita come risorsa strategica nei partenariati pubblico-privato, per contrastare la pandemia, garantire un’equa distribuzione dei vaccini, migliorare la resilienza e il benessere mondiale;
  • colmare il divario di genere eliminando le barriere economiche, sociali e culturali che impediscono alle donne di partecipare equamente all’economia e porre le basi verso un futuro professionale attraverso le discipline STEM;
  • promuovere partnership pubblico-privato e governance sostenibile delle imprese per favorire la legalità e la lotta alla corruzione, con processi di compliance aziendale che siano in grado di tenere insieme la remunerazione degli azionisti con la creazione di valore per gli stakeholder;
  • rendere più efficaci le misure per l’impiego e i sistemi educativi per favorire l’accesso alle nuove competenze.

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