“Ho avuto il piacere di partecipare ad un grande momento di confronto tra il sistema della rappresentanza regionale di Confindustria e le istituzioni politiche e amministrative europee, statali e regionali, per condividere analisi, strategie e obiettivi, programmi, progetti per lo sviluppo”.
E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, intervenuto a Napoli in occasione del convegno di Confindustria “Sud e Nord insieme verso l’Europa” con l’obiettivo di approfondire il tema della “Coesione territoriale 2021-2030: cambiamenti strutturali e strategici per lo sviluppo e la convergenza socioeconomica del Paese”.
Di “Education, Università e Ricerca per l’accesso al lavoro e l’equità di genere e generazionale”, ha parlato il Presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, insieme al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ed al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Il numero uno degli industriali calabresi Ferrara ha analizzato il mismatch tra l’offerta del sistema formativo e la domanda di forza lavoro da parte delle imprese. “Un divario che ha radici lontane nel tempo, ma che si è acuito vertiginosamente negli ultimi anni. Quello che stiamo vivendo è il tempo della grande transizione digitale, energetica, ambientale, che sconvolgerà i modelli e i paradigmi produttivi delle imprese. La vera transizione – ha commentato Aldo Ferrara – non potrà esserci se non si investirà sui contenuti intellettuali della futura forza lavoro nella direzione che l’economia del futuro richiede, ossia competenze tecniche, tecnologiche, digitali, insomma le c.d. competenze 4.0. Oggi è necessaria un’innovazione dell’offerta formativa del sistema educativo del Paese a partire dalle scuole secondarie di primo grado, orientando i ragazzi, cercando di incoraggiarli verso le materie scientifiche, ripristinando il monte ore dell’alternanza scuola-lavoro definendole in una filiera che si conclude con un contratto di apprendistato. Queste politiche dell’Education devono necessariamente integrarsi con quelle industriali.
Tra gli organizzatori del convegno il vicepresidente di Confindustria Natale Mazzuca che ha ribadito come ci sia “bisogno di una nuova fase di politica industriale per l’Economia del Mare, che sia capace di definire azioni efficaci, intervenendo contemporaneamente sia lato domanda sia lato offerta. Occorre promuovere una vera e propria riconversione industriale basata sulla transizione energetica della produzione (decarbonizzazione dei processi industriali) e sulla transizione digitale dei processi produttivi e organizzativi della cantieristica e della navalmeccanica. Questi processi dovranno essere strettamente legati a specifici programmi di ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico di nuovi cicli industriali e nuovi prodotti”.
Presenti all’importante assise anche il presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, il Presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli, la Responsabile Affari Istituzionali di Enel Rossella Sirianni, il Presidente della Sezione Sanità di Unindustria Calabria, Alfredo Citrigno, la Responsabile Borghi ed Aree minori della Commissione Cultura di Confindustria, Pina Amarelli, il Direttore di Confindustria Cosenza, Rosario Branda.