E’ ora di ripartire! Ripartire per invertire rotta, per costruire un nuovo sistema economico, sociale e soprattutto culturale, di mentalità. Rigenerare negli Italiani un nuovo «spirito comunitario» capace di sfruttare al massimo le immense risorse che l’Europa ha scelto di rimettere in moto.
Un’occasione ricchissima, in termini di liquidità, che ha tutto il sapore dell’ultima chance, l’ultima occasione che il Paese ha per ritornare ad essere quel che gli italiani meritano. Le persone, quelle che Unidustria Calabria ha scelto di mettere al centro del dibattito mosso nel corso dell’ultima assemblea pubblica svoltasi nei saloni della Sala delle Culture della Provincia di Catanzaro; la prima in presenza dopo 18 mesi di pandemia e di restrizioni, del presidente, Aldo Ferrara.
Un ritorno alla normalità che gli imprenditori calabresi hanno festeggiato al fianco del presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, presente nel capoluogo proprio per sottolineare la forte vicinanza dell’organizzazione alla Calabria.
Un legame fortissimo, ribadito anche dalla presenza del neo presidente della Regione, Roberto Occhiuto che ha scelto proprio il salotto degli industriali per la sua prima uscita pubblica e dal segretario generale della Cisl, il calabrese doc, Luigi Sbarra, accolti dal padrone di casa Sergio Abramo.
“Alleanze” importanti che come sottolineato dal vice presidente di Confindustria, Natale Mazzuca – “ devono essere la nostra arma in più; fare squadra ci permetterà di rispondere con prontezza e decisionalità alle tante sfide che ci aspettano; occasioni che dobbiamo sapere sfruttare attraverso riforme che ci consentano di spendere in maniera equilibrata e stabile le risorse e dare cosi risposte di concretezza, dopo un ventennio di mancata crescita e di marginalità”.
La vera opportunità, di fatto, è il PNRR – il Piano nazionale di ripresa e resilienza del dopo Pandemia che il Governo ha messo a punto per illustrare all’Europa come si intendono investire i fondi che arriveranno dal programma Next generation; e di cui diversi miliardi dovrebbero essere destinati alla Calabria. Ossigeno per una politica che come sostenuto dal Governatore Roberto Occhiuto – « è capace e convinta del cambiamento che, insieme, possiamo mettere in atto – Per far ciò è però indispensabile recuperare i ritardi in termini di capacità amministrativa e stravolgere l’attuale pessima gestione burocratica dei nostri uffici; un deficit che cercheremo di colmare già da subito con l’attivazione di una commissione di vigilanza che controlli le procedure di selezione dei nostri organici, badando al merito e all’innovazione, uniche vie di fuga per la salvaguardia della funzione pubblica».
Sfide, immense, certamente faticose, da realizzare subito, perché il tempo, oggi, non è più alleato del cambiamento, figuriamoci della “ricostruzione”. Una pioggia di risorse che rischia di essere un’arma a doppio taglio per la nostra regione. O si cresce o si molla e la storia ci ha insegnato che da buon italiani gli imperativi da assecondare sono ben altri! «Correre, correre e riuscire, questa volta, ad anticipare le tendenze!» – secondo il presidente Aldo Ferrara, accolto con un sentito applauso dalla variegata platea che ha partecipato con passione «Diciotto mesi difficili, diciotto mesi di sacrifici e di lavoro – Oggi come nel dopoguerra – ha detto Ferrara, abbiamo tutte le componenti a nostro favore, tutte le carte in regola per ripartire e fare bene».
«Sappiamo dove e come investire le liquidità a nostra disposizione, serve mettere a sistema le risorse e creare un sistema partecipativo reale». Una condizione irripetibile , non solo dal punto di vista economico, ma anche politico.
«La capacità di investimento – ha sottolineato il presidente di Unindustria – sono nulle senza delle idee, vincenti, senza un apparato amministrativo all’altezza, senza una condizione di legalità diffusa e di un sistema inclusivo e solidale; sotto ogni aspetto è ovviamente fondamentale poter discutere e confrontarsi con la politica che oggi più che mai deve saper intercettare i bisogni degli imprenditori e aprire loro la strada del rinnovamento con bandi semplici immediati e convenienti». Ma non solo, tra i punti cardine, anche Sanità, infrastrutture e responsabilità sociale.
«Ogni anno oltre 300 milioni di spese sanitarie vengono dirottate fuori regione; immani sono le perdite di sviluppo senza il potenziamento del sistema di comunicazione, senza l’innovazione e la ricerca nelle tecnologie; ambiti che grazie al PNRR possiamo finalmente ricomporre e valorizzare».
Una sinergia, quella tra pubblico e privato che è stata anche il leit – motive dell’intervento del presidente nazionale Carlo Bonomi. «La Calabria può svolgere un ruolo importante nella ripresa del Paese. Tocca a noi, adesso metterci a disposizione della politica, offrire loro la nostra esperienza per non sprecare l’ultima speranza di rilancio di questo paese».
«Ora abbiamo una visione, il futuro dei nostri figli, questo ci deve far guardare oltre e deve anche convincerci che non possiamo più ragionare in termini di legge o di ideologia; il Patto per l’Italia non va fatto all’unanimità va fatto da chi se lo sente, da chi ci crede, da chi ha a cuore il nostro futuro».
«Chiediamo, perciò, uno slancio di umiltà da parte della politica, una propensione all’ascolto e alla collaborazione, saper rinunciare a tutto per il bene del paese». Un Paese che, anche in piena emergenza Covid, ha continuato a produrre e a lavorare grazie anche alla sinergia tra imprenditori e parti sociali.
«Ben 22 i contratti collettivi nazionali rinnovati – ha ricordato il segretario Luigi Sbarra – alcuni, come quello della Sanità e dei metalmeccanici, fermi da decenni; la Pandemia ha evidenziato i limiti sociali e le zavorre che frenano la nostra crescita, rafforzando sempre di più la percezione di precarietà del rapporto tra istituzioni e cittadini. Come Sindacato abbiamo il dovere di accorciare le distanze, dimostrando che i risultati arrivano solo se anche le parti sociali diventano strategiche nelle concertazioni».
Semplificazione, fiscalità di vantaggio, welfare e inquadramenti, gli ingredienti che per il massimo esponente della Cisl dovrebbero occupare le pagine più importanti nell’agenda per il sud. «Osare di più per ottenere i risultati che ci aspettiamo, il Governo deve fare la sua parte, ascoltando le vere esigenze dei lavoratori; dando seguito finalmente a quel mai applicativo articolo 46 che specie in questo contesto economico potrebbe rappresentare la chiave di volta di un sistema integrato, innovativo e finalmente inclusivo».
Significativo il cortometraggio proiettato durante l’assemblea, moderata dalla giornalista Rosalba Reggio, responsabile Web Tv del Sole 24ore, ideato e promosso da Confindustria.
“Cento undici” è stato presentato alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia ed è firmato dal regista Luca Lucini. Una storia che intreccia passato e futuro, tra quotidianità e ricordi, tra rinascita e innovazione; centoundici lavoratori come centoundici sono gli anni di Confindustria, un messaggio di speranza e di amore viscerale per l’Italia.
(testo a cura di Romana Monteverde – foto di Salvatore Monteverde)