Home News tematicheEconomia e innovazione Accordi d’innovazione: secondo sportello

Con decreto direttoriale del 14 novembre 2022 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione relativa agli accordi di innovazione.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha recuperato risorse per 500 milioni di euro, a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR, per finanziare progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito del secondo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione, la cui apertura è prevista il 31 gennaio 2023.

Viene specificato che a questo intervento, previsto dal decreto 14 novembre 2022, si potranno aggiungere ulteriori risorse a seguito della sottoscrizione, entro il 18 gennaio 2023, di Accordi quadro con Regioni e province autonome interessate.

Potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Il secondo sportello si aprirà il 31 gennaio 2023 e sarà attiva dal 17 gennaio 2023.

Sono finanziabili progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, di importo non inferiore a 5 milioni di euro, nell’ambito delle aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, qualora richiesto, del finanziamento agevolato.

Chi

Le domande di agevolazione possono essere presentate da imprese di qualsiasi dimensione con sede in Italia e costituite da almeno 2 anni:

  • che esercitano in via prevalente un’attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi o un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria (attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1 e 3), comprese le imprese artigiane di cui alla legge n. 443/1985;
  • agro – industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • che esercitano in via prevalente le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’art. 2195 del codice civile;
  • che svolgono attività di ricerca, con personalità giuridica autonoma (centri di ricerca).

I progetti possono essere proposti anche in forma congiunta da un raggruppamento di massimo 5 proponenti che può comprendere anche Organismi di ricerca e – limitatamente alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari” – le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del codice civile.

Cosa

Sono ammissibili progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo pilastro del programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”:

  • tecnologie di fabbricazione;
  • tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
  • tecnologie abilitanti emergenti;
  • materiale avanzati;
  • intelligenza artificiale e robotica;
  • industrie circolari;
  • industria pulita a basse emissioni di carbonio;
  • malattie rare e non trasmissibili;
  • malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà;
  • strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata;
  • impianti industriali nella transizione energetica;
  • competitività industriale nel settore dei trasporti;
  • mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
  • mobilità intelligente;
  • stoccaggio dell’energia;
  • sistemi alimentari;
  • sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione;
  • sistemi circolari.

I progetti devono:

  • essere diretti allo sviluppo di una delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali (KETs-KeyEnabling Technologies): materiali avanzati e nanotecnologia; fotonica e micro/nano elettronica; sistemi avanzati di produzione; tecnologie delle scienze della vita; intelligenza artificiale; connessione e sicurezza digitale;
  • essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti,
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro. Nel caso di progetti congiunti, ogni soggetto deve concorrere con almeno il 10% dei costi ammissibili o 5% se PMI;
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione;
  • avere una durata non superiore a 36 mesi, prorogabili fino ad un massimo di 6 mesi (in ogni caso, i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2026).

Sono ammissibili le spese e i costi relativi a:

  • personale tecnico, ricercatori e altro ausiliario impiegato nell’attività di R&S, dipendente o in rapporto di collaborazione o titolare di assegno di ricerca (le spese del personale dipendente sono ammesse sulla base dei costi standard definiti dal decreto 24 gennaio 2018);
  • strumenti ed attrezzature di nuova fabbricazione, per quote di ammortamento nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
  • spese generali calcolati su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili al progetto;
  • materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Come

Le agevolazioni consistono in un contributo diretto alla spesa fino ad un massimo del:

  • il 50% dei costi ammissibili sostenuti per la ricerca industriale;
  • 25% dei costi ammissibili sostenuti per lo sviluppo sperimentale.

Qualora richiesto, è previsto anche un finanziamento a tasso agevolato nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili.

Una maggiorazione del contributo, fino al 10% per PMI e Organismi di ricerca e al 5% per grandi imprese, può essere riconosciuto per i progetti congiunti in caso di collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca.

Quando

Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dal 31 gennaio 2023 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00, esclusivamente in via telematica sul sito fondocrescitasostenibile.mcc.it.

La procedura di pre-compilazione delle domande sarà attiva dal 17 gennaio 2023.

Calcola il risparmio

Risparmio %

Si ipotizzi che un’impresa industriale preveda la realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito della linea di intervento “Materiali avanzati”, di importo pari a 6,2 milioni di euro, di cui:

  • 5 milioni di euro per la ricerca industriale;
  • 1,2 milioni di euro per lo sviluppo sperimentale.

Presentando domanda a valere sugli accordi per l’innovazione, l’impresa potrà ottenere:

1) un contributo diretto alla spesa pari a 2,8 milioni di euro, di cui:

  • 2.500.000 euro (5.000.000×50%) per la ricerca industriale;
  • 300.000 euro (1.200.000×25%) per lo sviluppo sperimentale;

2) se richiesto: un finanziamento agevolato, per un massimo di 1.240.000 euro (6.200.000×20%).

Non considerando il risparmio sugli interessi del finanziamento, il risparmio corrisponde al contributo a fondo perduto.

Costi sostenuti   Contributo diretto alla spesa         % di risparmio

       6.200.000                           2.800.000                                          45,16%

Per maggiori informazioni e supporti potete contattare la vostra Associazione territoriale di riferimento.

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