“Nuove generazioni. Territori. Comunità. Le sfide del PNRR in provincia di Cosenza” è il tema scelto dalla CISL di Cosenza che si è svolto presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Todaro-Cosentino” di Rende ed a cui ha partecipato il presidente degli industriali Fortunato Amarelli.
Dopo il saluto del Dirigente scolastico dell’Istituto ospitante, Alisia Rosa Arturi, e di due rappresentanti degli studenti, i lavori hanno visto anche gli interventi del Presidente di Confindustria Cosenza, del Segretario Generale della Camera di Commercio di Cosenza, Erminia Giorno, del Dirigente della Provincia di Cosenza, Giovanni Amelio, del professor Vincenzo Fortunato, Direttore SSAP UNICAL; dell’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Calabria, Rosario Varì.
«È necessario spendere bene le risorse del PNRR. Siamo chiamati tutti alla responsabilità», ha sottolineato nella relazione introduttiva il Segretario Generale della CISL di Cosenza, Giuseppe Lavia. «Per la Calabria – ha proseguito –, in base alla relazione della Corte dei Conti, è previsto un finanziamento di 3,8 miliardi circa, ai quali si aggiungono 564 milioni del PNC. Per i Comuni calabresi si prevedono 3.600 progetti equivalenti a circa 1,5 miliardi. Serve, dunque, aiutare i Comuni in affanno, stabilizzando i professionisti del Bando Coesione e consentendo il reclutamento straordinario di tecnici. In una regione che è penultima in Italia sull’indicatore DESI che misura i divari digitali occorre completare il piano Italia a 1 giga, garantendo la banda ultra larga. Nel 70% delle gare espletate si è derogato alla clausola del 30% di assunzioni rivolte a giovani e donne. Un errore enorme. Ci sono tante ombre – ha detto ancora Lavia –, ma anche qualche luce».
Il presidente Fortunato Amarelli ha posto l’accento sulla necessità di colmare i divari per non tradire l’idea stessa del PNRR, attraverso infrastrutture necessarie allo sviluppo e la creazione di nuove opportunità di lavoro “che arrivano innanzitutto dall’industria, da una tipologia di lavoro che innalza la capacità di produrre migliore reddito pro capite, che chiede più servizi, che costringe le pubbliche amministrazioni ad erogare servizi puntuali. Per fondare le città del domani dobbiamo investire nelle competenze, nelle politiche vere che realizzano pienamente il concetto di coesione”. Il presidente Amarelli ha poi parlato delle vocazioni territoriali, delle partnership importanti con sindacati, istituzioni e università, della necessità di supportare le pubbliche amministrazioni per la messa a terra delle risorse legate al pnrr.
«Siamo qui per confrontarci – istituzioni, parti datoriali, sindacato – per fare fronte comune», ha evidenziato il Segretario Generale della CISL Calabria, Tonino Russo. «Bisogna mettere insieme energie e risorse, competenze e volontà. Il PNNR – ha aggiunto – è una grande opportunità che dobbiamo cogliere soprattutto per le nuove generazioni. Dobbiamo accelerare i processi, sburocratizzare, riorganizzare la pubblica amministrazione, metterla in grado di operare. Si deve stabilizzare il personale precario che ne sta permettendo il funzionamento e procedere a nuove assunzioni. Servono tecnici per mettere a terra le risorse che bisogna avere la capacità di impiegarle e di impiegarle efficacemente per lo sviluppo. Ricordiamo che queste risorse vengono dal Next Generation EU, il piano per le generazioni dell’Europa che verrà. Non possiamo tradire il futuro dei nostri giovani».