E’ stato prorogato dal 30 settembre 2023 al 31 dicembre 2023 il diritto al lavoro al lavoro agile dei dipendenti privati e pubblici cosiddetti super fragili, ovvero affetti da patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità (specificatamente individuate da precedente Decreto Ministeriale).
Lo ha stabilito una norma del decreto legge n. 132 del 30 settembre 2023 in tema di “Disposizioni in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali”.
Ai lavoratori che si trovano in questa situazione (che deve essere debitamente certificata) il datore di lavoro deve assicurare la possibilità di lavorare in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, senza alcuna riduzione della retribuzione.
Resta fissata , sempre al 31 dicembre 2023, ma solo per il settore privato, la scadenza del diritto allo smart working per:
- i genitori di minori di anni 14, a condizione che la modalità agile sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e che l’altro genitore non sia beneficiario di ammortizzatori sociali o non lavori;
- i lavoratori fragili che, in base all’accertamento del medico competente, risultino maggiormente esposti a rischio di contagio da Covid19 in ragione dell’età o dell’immunodepressione derivante da patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità.
Per le altre categorie di lavoratori lo smart working, come noto, è possibile solo attraverso accordi aziendali per i quali gli uffici della sede Territoriale di riferimento sono a disposizione per ogni supporto unitamente ai chiarimenti ed indicazioni operative per casistiche particolari derivanti dal diritto allo smart working per superfragili e fragili di cui alle proroghe esposte.