Il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante è intervenuto, nei giorni scorsi, all’incontro di illustrazione del progetto industriale di Baker Hughes Nuovo Pignone nel porto di Corigliano Calabro, “un momento di confronto qualificato per conoscere da vicino un progetto capace di innescare processi di sviluppo importanti”.
L’iniziativa, moderata dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio Andrea Agostinelli, ha fatto registrare la presenza delle istituzioni ed autorità locali e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, datoriali e della comunità.
Hanno illustrato il progetto i vertici dell’azienda, il vicepresidente Nuovo Pignone Baker Hughes Paolo Ruggeri e la direttrice dello Stabilimento di Vibo Valentia Maria Francesca Marino
Tra i rappresentanti istituzionali presenti anche il sindaco del Comune di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, l’assessore allo Sviluppo Economico Rosario Varì, in rappresentanza del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e l’assessore alle Politiche Sociali e ai Trasporti Emma Staine.
A Corigliano Rossano, l’azienda intende realizzare alcune delle strutture dei propri moduli industriali, una configurazione ottimizzata di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas, la generazione di energia elettrica e a supporto di soluzioni per la transizione energetica. Nello specifico, presso il sito di Corigliano sarà effettuata la fabbricazione, la verniciatura e il montaggio delle strutture, nonché l’assemblaggio finale di moduli, per attività complementari a quelle che l’azienda già svolge nel proprio sito di Avenza (Carrara), in Toscana.
Il vicepresidente Ruggeri si è soffermato sulla storia della Baker Hughes che nasce 180 anni fa ed è già presente in Calabria nella sede di Vibo. “Uno stabilimento – ha detto la direttrice Marino – presente da oltre 60 anni che è un volano economico per il territorio. L’azienda conta 110 dipendenti, il 14% sono donne ed il 98% dei lavoratori sono del posto. L’impatto sul territorio – ha aggiunto Marino – è una nostra priorità, infatti sono stati valutati sia quello visivo, che acustico e ambientale. Non siamo una fonderia, bensì ci occupiamo di assemblaggio di materiale prefabbricato, di saldatura e verniciatura. L’opera, dalle concessioni in poi, potrà essere realizzata in un anno nel corso del quale si provvederà anche alla realizzazione di accademie per la formazione del personale”.
Per il reclutamento e selezione del personale l’azienda si avvarrà, come già da anni avviene per il proprio sito di Vibo Valentia, dei rapporti privilegiati con gli enti formativi e accademici del territorio (ITS MASK, Università della Calabria, scuole secondarie superiori) e su ulteriori progetti aziendali per lo sviluppo delle competenze locali come una scuola di alta formazione manageriale, la BIG Academy, che Baker Hughes-Nuovo Pignone attiverà da gennaio 2024 sul territorio. “La riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti avverrà tramite interventi volti a limitare gli sprechi e ottimizzare l’impiego di risorse naturali. Nuovo Pignone è già certificato ISO 14001 e adotta, quindi, pratiche per la differenziazione e la protezione dei rifiuti durante lo stoccaggio e la permanenza in azienda (bacini di contenimento, tettoie, etc.) e procedure per la scelta dei prodotti che impiega a basso impatto ambientale. L’azienda inoltre prevede di costruire un nuovo impianto di disoleazione e filtraggio delle acque”.