Un nuovo prestigioso incarico per l’imprenditore Fortunato Amarelli, chiamato a presiedere l’Unione Imprese Centenarie Italiane, associazione nata nel 2000 a Firenze e che oggi abbraccia 46 storiche aziende di 12 regioni d’Italia.
“Siamo particolarmente felici per il nuovo mandato di rappresentanza che l’assemblea generale dell’Unione Imprese Centenarie Italiane ha inteso affidare al nostro dirigente Amarelli, presidente del Digital Innovation Hub Calabria e fino a qualche mese fa alla guida degli Industriali della provincia”. Lo dichiara Giovan Battista Perciaccante, presidente di Confindustria Cosenza, di Ance Calabria e vicepresidente nazionale di Ance con la delega al Mezzogiorno ed alle Isole.
“Insieme al Componente del Consiglio Generale di Confindustria Natale Mazzuca, al presidente f.f. di Ance Cosenza Giuseppe Galiano ed a tutto il Consiglio Direttivo di Confindustria Cosenza e con il direttore Rosario Branda, esprimiamo i migliori auguri a Fortunato Amarelli – continua il presidente Perciaccante – collega alla guida di una azienda ultracentenaria che ha saputo varcare i confini nazionali e che è un vanto per l’economia del Sud del Paese. Da imprenditore vanta una solida esperienza associativa e grazie alle competenze maturate, al garbo che gli è proprio è capace di promuovere reti e momenti di aggregazione importanti e rappresentare ai massimi livelli gli interessi e la cultura imprenditoriale”.
Dice bene il neo presidente dell’Unione Imprese Centenarie Italiane Fortunato Amarelli che “le aziende centenarie rappresentano un patrimonio inestimabile per il nostro Paese. Non solo storia ma soprattutto ingegno, resistenza, resilienza e tantissima innovazione, valori quanto mai essenziali soprattutto in un periodo storico, dal futuro incerto, come quello che stiamo vivendo”.
Le Imprese Centenarie associate all’Unione che ha sede a Firenze, sono realtà di prestigio in varie regione italiane, sono la più sincera espressione della qualità imprenditoriale, dedite con ultra-centenaria esperienza alla produzione di beni e servizi, quali cultori del ciclo completo, che ha generato Fondazioni e Musei d’Impresa, come espressioni della tradizione radicata nel territorio di origine e comunque alimentata da un continuo spirito di innovazione.
Il mandato del presidente UICI Fortunato Amarelli e del neo Consiglio di Amministrazione avrà durata quadriennale.